"La Regione intervenga con un reale piano di ristrutturazione economico finanziario"
ASP 1, il Sindaco Gianguido D’Alberto: “Nella speranza che da oggi i lavoratori possano vivere una situazione di maggiore tranquillità, continuiamo ad esprimere preoccupazioni per il futuro dell’ASP1. Chiediamo alla Regione di intervenire con un reale piano di ristrutturazione economico-finanziario, a fronte dei debiti accumulati dall’azienda, e di chiarire quali interventi intenda mettere in campo per darle una prospettiva. Altrimenti ogni azione rischia di essere un mero palliativo”
“Nella speranza che da oggi i lavoratori possano vivere una situazione di maggiore tranquillità, anche a fronte del nuovo inquadramento contrattuale di alcune figure professionali nel passaggio all’ATI che si è aggiudicata la gara ponte, da OSA a OSS, non possiamo che tornare ad esprimere le nostre preoccupazioni per il futuro dell’ASP 1. A fronte della situazione debitoria dell’azienda, infatti, a meno di interventi concreti e risolutivi da parte della Regione, il rischio è che l’ATI e i lavoratori possano trovarsi di nuovo, fra un po’ di tempo, nella stessa situazione già vissuta in questi anni, tra ritardi nei pagamenti e stipendi pagati solo in parte”. Così il Sindaco Gianguido D’Alberto, che nell’accogliere positivamente la firma dell’accordo tra i sindacati di categoria e le due cooperative dell’ATI aggiudicatarie della gara ponte, torna ad esprimere le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale sul futuro dell’azienda per i servizi alla persona.
“Come Comune, pur non avendo dirette competenze in merito, abbiamo sempre seguito da vicino la difficile situazione che vive ormai da tempo la ASP 1 – dichiara il primo cittadino – cercando di sollecitare il commissario straordinario e la Regione ad affrontare concretamente la situazione e ad evitare che le difficoltà si scaricassero sui dipendenti. Cosa che non è mai avvenuta. Ci auguriamo che la gara ponte, aggiudicata a una ATI, abbia l’effetto di garantire tranquillità ai lavoratori, in attesa della nuova gara. Ma è evidente che se non vengono affrontate in maniera seria sia la questione dei debiti pregressi che quella di una revisione della legge del 2011, che ha costruito e strutturato le ASP secondo una logica meramente manageriale riducendo il sostegno pubblico, la situazione è destinata a restare la stessa, se non addirittura a peggiorare. Servono fondi straordinari e l’avvio di un percorso che porti a superare la gestione straordinaria affidata al commissario, con la relativa ricostruzione degli organi di governo ordinari dell’azienda. Così come va affrontata la questione delle rette, mai aggiornate, con tutto ciò che ne consegue a fronte di un aumento costante di tutti i costi, da quelli per l’energia elettrica a quelli per le materie prime”.
Tra le altre questioni da affrontare, per il primo cittadino, anche quella relativa all’accreditamento dei 51 posti letto, “di cui si parla di tempo ma senza che ad oggi si abbiano notizie e tempi certi” e quella relativa ai pagamenti verso la cooperativa uscente, con particolare riferimento all’ultima fattura, "la cui incertezza non può ricadere sul diritto dei dipendenti a vedersi pagate la mensilità di novembre e la tredicesima".
Per evitare che in futuro possano ripresentarsi le stesse situazioni, per il Sindaco “a fronte dell’importante attività di natura socio-sanitaria svolta dall’Azienda per i servizi alla persona, è dunque necessario e non più prorogabile un intervento radicale della Regione, con un adeguato investimento in termini di risorse finanziarie, volte sia a sanare i debiti accumulati fino ad oggi che a garantire una prospettiva all’azienda e a tutti i lavoratori che, in questi anni, nonostante i problemi hanno sempre garantito un servizio essenziale”.
Il primo cittadino, infine, sottolinea come il Comune, cosi come previsto dalla norma, abbia avviato l’iter per il rinnovo dei rappresentanti dell’ente all’interno dell’Assemblea dei portatori di interesse dell’ASP1.