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ico title sx Castelnuovo. Il Comitato Cittadini accusa: "San Giovanni lasciata crollare" ico title dx

Attualità
Cronaca

"Fondi bloccati e negligenze istituzionali dietro la tragedia"

Il Comitato Cittadini di Castelnuovo di Campli denuncia il crollo annunciato del tetto della chiesa di San Giovanni Battista, già compromessa dal dissesto idrogeologico. Il Comitato ricorda i fondi stanziati nel 2018 per la messa in sicurezza che non hanno mai portato all’avvio dei lavori, lasciando il patrimonio artistico e l’intera comunità in una condizione di grave abbandono.

La nota completa del Comitato Cittadini di Castelnuovo:

Quello che è avvenuto, nei giorni scorsi alla chiesa di San Giovanni Battista di Castelnuovo di Campli, rappresenta un danno inestimabile e forse irreparabile per il patrimonio artistico camplese.

Appunto per questo motivo, ciò che è accaduto, deve spingere a profonde ed amare riflessioni.

Dal 2017, la chiesa di San Giovanni Battista, versa in un grave pericolo di dissesto idrogeologico, all’interno di in un contesto che coinvolge l’intero versante sud del borgo di Castelnuovo di Campli. La Chiesa e un intero quartiere, sono inagibili dal 2017, a seguito di ordinanza comunale. Nel 2018, sono stati stanziati circa 6 milioni di euro, dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, per la messa in sicurezza del versante a rischio dissesto i cui lavori, dovrebbero consentire il ripristino delle condizioni di sicurezza della chiesa di San Giovanni Battista e delle abitazioni limitrofe.

Alla luce di ciò, è doveroso porsi le seguenti domande:

Perché fino ad ora i lavori di consolidamento del versante non sono ancora iniziati ma anzi, l’iter di assegnazione dei lavori, è attualmente, in una fase di stallo? Perché, il R.U.P., l’Ing. Elisabetta Natali, figura tecnica del Comune di Campli, con esperienza ultratrentennale, che ha gestito egregiamente e con professionalità fino a pochi mesi l’iter progettuale, attraverso delibera della giunta comunale, è stata improvvisamente ed immotivatamente sollevata dall’incarico di responsabile delle opere di consolidamento, causando un complicato, controverso ed estremamente dannoso stallo dell’iter progettuale?

Le istituzioni locali, stanno operando le scelte giuste al fine di avviare il prima possibile i lavori di consolidamento e salvaguardare un importante patrimonio storico, architettonico e culturale?

Quale futuro si prospetta per gli abitanti del borgo di Castelnuovo attualmente sfollati, rientreranno mai nelle loro abitazioni oppure saranno costretti a chiedere la delocalizzazione definitiva?

Nei giorni scorsi, a testimonianza della gravissima situazione in essere del sito, è avvenuto il crollo parziale del tetto della chiesa di San Giovanni Battista; questo evento ha provocato il distacco dei decori artistici del tetto risalenti al XIV secolo, con conseguenze irreparabili.

Ed è stato un puro caso se, gli abitanti di abitazioni attigue alla chiesa, non hanno riportato lesioni, visto che le pesanti suppellettili che si sono distaccate, hanno danneggiato gli infissi ed il tetto di abitazioni adiacenti la chiesa.

Nel 2019, la chiesa, era stata messa in sicurezza e gli interventi, avevano riguardato anche il tetto della struttura; è importante precisare a tal proposito che, prima di questo intervento, nessun crollo aveva coinvolto il tetto della struttura.

Gìà nel 2023, a seguito condizioni meteorologiche avverse, era avvenuto un primo crollo del tetto, molto simile a quello avvenuto di recente, come testimoniato dalla foto allegata.

Anche in questo caso, è giusto porsi alcune domande ovvie e preoccupanti in chiave futura:

I lavori di progettazione della messa in sicurezza del tetto della chiesa, sono corretti rispetto alle caratteristiche tecniche della struttura?

Perché, dopo il primo distacco del tetto, avvenuto nel dicembre 2023, non è stato effettuato un intervento risolutivo del problema verificatosi, intervenendo su tutto il perimetro del tetto, messo precedentemente in sicurezza, ma semplicemente si è riparato il danno causatosi? Le istituzioni locali hanno monitorato l’operato di chi interveniva per la tutela di un bene collettivo?

Qualcuno dovrà rispondere su quanto accaduto e dovrà assumersi le responsabilità di ciò che è accaduto perché la chiesa di San Giovanni, non rappresenta semplicemente un luogo di culto ma, è un importante simbolo di aggregazione di una intera comunità, già gravemente colpita da eventi calamitosi.

INTANTO CI SONO TRE CERTEZZE INEQUIVOCABILI:

LA CHIESA DI SAN GIOVANNI NON TORNERA’ MAI PIU’ COME PRIMA.

ERRARE E’ UMANO MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO.

IL CROLLO DEL TETTO DELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, E’ STATO UN EVENTO ANNUNCIATO.

 

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