La richiesta in una mozione da sottoporre al Consiglio
Come è noto, con Decreto Ministeriale n. 123 del 19 luglio 2024, a firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato istituito l’“Osservatorio sulle povertà”. A tale riguardo, si percepisce dalla cronaca quotidiana che i fenomeni di povertà siano in crescita anche in Abruzzo, in provincia di Teramo e nel territorio comunale del Capoluogo.
Pertanto, appare importante e urgente studiare il fenomeno con oggettività, dati e statistiche, al fine di poterlo comprendere appieno e poter intervenire meglio nelle azioni di contrasto, anche in considerazione del fatto che il ruolo dei Comuni è centrale nell’affrontare le situazioni di disagio ad ogni livello, dall’emergenza abitativa ai Servizi Sociali.
È imprescindibile, in una materia complessa e delicata come questa, collaborare trasversalmente ad ogni livello istituzionale, al fine di integrare le azioni che ciascun ente pubblico mette in campo per contrastare le povertà, che appaiono di almeno 5 tipologie, riguardo alle quali occorre fornire proposte fattive se non di risoluzione, almeno di alleviamento e mitigazione degli effetti: 1) Povertà abitativa; 2) Povertà alimentare; 3) Povertà sanitaria; 4) Povertà educativa; 5) Povertà igienica e di vestiario.
Sussiste l’esigenza impellente di acquisire un’adeguata competenza nella lettura dei bisogni, delle povertà, dell’emarginazione e, tal fine, sembra opportuna l’istituzione di un’apposita “Commissione consiliare speciale sulle Povertà”, la quale rappresenta uno strumento utile per seguire le dinamiche dei problemi dei cittadini, nonché uno strumento di coinvolgimento diretto di istituzioni e associazioni nei percorsi di uscita dalle povertà, mettendo a sistema Enti e realtà già operanti nella materia.
A tal fine ho predisposto una mozione da sottoporre alla discussione e alla votazione dell’Assise civica, offrendo un’ipotesi di delimitazione dell’oggetto di indagine: “a) studiare i fenomeni di povertà sul territorio comunale con oggettività, dati e statistiche, al fine di poterli comprendere appieno e poter intervenire meglio nelle azioni di contrasto; b) enucleare le differenti tipologie di povertà esistenti, classificandone l’incidenza nella realtà sociale comunale; c) coinvolgere istituzioni e associazioni nei percorsi di uscita dalle povertà, mettendo a sistema Enti e realtà già operanti nella materia (a solo titolo esemplificativo, ma non esaustivo, la Diocesi, gli istituti caritatevoli, le mense sociali, la Caritas, il Volontariato, l’ATER, la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo, il Ministero e delle Politiche Sociali, l’“Osservatorio sulle povertà” di cui al D.M. n. 123/2024, ecc.); d) elaborare e proporre misure ed azioni di contrasto alle povertà, sia da sottoporre alle deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta Comunale, sia da sottoporre ai provvedimenti pubblici e privati di Istituzioni, Enti e Associazioni che operano ad ogni titolo per contrastare le povertà sul territorio”.
Mi auguro che si trovi ampia convergenza e condivisione politica sulla problematica, affinché si possa affrontare, alleviare e risolvere tutte esigenze dei nostri concittadini in difficoltà.