La cerimonia si è svolta ai Giardini Marcozzi, luogo simbolo della città
Questa mattina Teramo ha commemorato la 16ª Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace. Una giornata significativa, istituita con la Legge 162/2009, che coincide con l’anniversario dell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, quando 19 connazionali persero la vita in un tragico attacco che resterà per sempre impresso nella memoria collettiva del nostro Paese.
La cerimonia si è svolta ai Giardini Marcozzi, un luogo simbolo della città, dove si sono radunati numerosi partecipanti: l'Associazione Nazionale Carabinieri di Teramo, le associazioni Combattentistiche e d’Arma, i vertici delle Forze di Polizia locali, alcuni familiari dei caduti e tanti cittadini. La loro presenza è stata una chiara testimonianza del forte legame con l’Arma dei Carabinieri e del ricordo di chi ha sacrificato la propria vita nell'adempimento del dovere.
A rendere omaggio ai caduti sono stati il Prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo, il Sindaco Gianguido D'Alberto e il Colonnello Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, che, dopo brevi e toccanti interventi, hanno deposto una corona al Monumento dei Caduti di Nassiriya, sito nei giardini. Questo monumento, realizzato dal maestro Fausto Cheng, è stato simbolicamente dedicato alle vittime dell’attentato. Lo stesso Cheng ha preso la parola per condividere con il pubblico le emozioni che ha vissuto nel plasmare l’opera, un tributo tangibile al sacrificio dei caduti.
Don Cristian Cavicchioli, in rappresentanza del Vescovo di Teramo, ha pronunciato una preghiera di benedizione in memoria delle vittime di Nassiriya e di tutti i caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace, aggiungendo un momento di spiritualità alla cerimonia.
L’evento si è concluso con l’esibizione emozionante di Francesca Martinelli, che ha cantato il brano "Eravamo in 19", scritto nel 2005 da Raimondo Rocchetti e musicato da Bruno Garino. La canzone, struggente e malinconica, ha raccontato la storia dei 19 caduti a Nassiriya, con parole che evocano dolore ma anche una speranza per la libertà. Il testo, cantato con grande intensità, ha coinvolto profondamente il pubblico, rendendo il ricordo di quella tragica giornata ancora più vivo e presente.
La Giornata del Ricordo, come ogni anno, ha rinnovato l'impegno a mantenere viva la memoria e a onorare il sacrificio di chi ha dato la vita per difendere la pace e la democrazia.