Sequestrati immobili e disponibilità finanziarie per 42.000 euro
Per ottenere la liquidazione delle somme di contributo previste per l’avanzamento dei lavori, era stato falsamente dichiarato che tutte le fatture scadute dei fornitori e dei subappaltatori fossero state saldate per le opere svolte nel precedente stato di avanzamento. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria dell’Aquila ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca, emesso dalla Corte d’Appello del capoluogo regionale a seguito di una sentenza definitiva, nei confronti di una società di capitali operante nel settore edilizio e del suo legale rappresentante, entrambi coinvolti a vario titolo in un’indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica.
Al termine del procedimento giudiziario, la Corte d’Appello, concordando con le conclusioni dei finanzieri, ha emesso un provvedimento di confisca che ha consentito di sequestrare beni immobili e disponibilità finanziarie per un totale di circa 42.000 euro.
Il provvedimento arriva al termine delle verifiche condotte dalle Fiamme Gialle dell’Aquila per accertare la regolarità nell’erogazione di un contributo pubblico, destinato alla ricostruzione di immobili danneggiati dal sisma del 2009 e inseriti in un consorzio del capoluogo abruzzese. I lavori erano stati affidati a una società di capitali con sede a Roma.