Nel frattempo i cittadini attendono la conferma dei decreti di nomina: dalle elezioni 8 mesi di prorogatio
Se è vero come è vero che tutti conoscono la nuova compagine dell'Ater di Teramo, è anche vero che nella pratica siamo ancora tutti in attesa della conferma della firma dei decreti di nomina. Ancora, nonostante siano trascorsi 8 mesi dalle elezioni, 8 mesi in cui l'ente è stato governato in regime di prorogatio. E anzi, sulle Ater in Abruzzo si continua ancora a litigare. È il caso oggi dello scontro nato in Regione Abruzzo tra due grandi big di Fratelli d’Italia, il capogruppo Massimo Verrecchia e l’assessore regionale al bilancio Mario Quaglieri. La Elena del caso è la nomina di Quintino Antidormi, uomo di Verrecchia in quota Fdi, alla presidenza dell’Ater di L'Aquila. E così Quaglieri si è tolto un peso, quello dei suoi quasi 12mila voti.
Ma come accade spesso tra Fratelli, per ogni Esaù c'è anche un Giacobbe. Paolo Gatti con i suoi 10.867 voti, deus ex machina della provincia di Teramo, ha voluto e ottenuto tutto ciò che aveva pianificato. Per l'Ater voleva Alfredo Grotta e così è (anche se siamo sempre in attesa della conferma della firma del decreto di nomina). Meglio un uomo dei Fratelli che uno tra i Fratelli: non c'era spazio all'Ater per Diego Di Bonaventura rimasto in platea nel corso di queste settimane assistendo ai corsi e rincorsi Grotta e Persia per le quote Fdi, e Lega/Forza Italia. Che per Diego Di Bonaventura tuttavia non si aprano altre porte anche se fuori dallo spoil system, sembra cosa poco credibile: per lui potrebbe esserci un posto di rilievo in Regione Abruzzo proprio al fianco del Governatore Marsilio.
Nel frattempo più di noi, cittadini e residenti sono in attesa della fine della guerra dei poveri per il dominio su un ente senza entrate e che dovrebbe avere come unica rilevanza quella sociale.
ns