Questa mattina la presentazione del suo mandato e della nuova squadra organizzativa
«Una visione di ateneo completamente differente che punterà alla velocità, al dinamismo e alla puntualità nell'esecuzione della mission dell'istituto». Così Christian Corsi ha annunciato questa mattina l'inizio del suo mandato come rettore dell'Università degli Studi di Teramo, avviato concretamente dal 1 novembre. Succede al rettore Dino Mastrocola che ha abbracciato Corsi in un augurio di buon lavoro per i prossimi sei anni. È stata anche presentata la squadra che assisterà Corsi nel perseguimento dell'indirizzo dell'ateneo.
A ricoprire il ruolo di Prorettore Vicario sarà il professor Dario Compagnone, ordinario di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali.
La delega all’Alta Formazione in Ricerca è stata assegnata alla professoressa Barbara Barboni, ordinaria di Fisiologia Veterinaria, anche lei appartenente al Dipartimento di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali.
Per il Monitoraggio e la Valutazione della Ricerca, è stata scelta la professoressa Angela Di Cesare, associata in Parassitologia e malattie parassitarie degli animali del Dipartimento di Medicina Veterinaria.
La Didattica sarà curata dal professor Raffaele Mascella, associato di Logica e Filosofia della Scienza nel Dipartimento di Scienze della Comunicazione.
La delega all’Internazionalizzazione è stata conferita al professor Donato Traversa, ordinario di Parassitologia e malattie parassitarie degli animali, anch’egli del Dipartimento di Medicina Veterinaria.
L’area della Programmazione Strategica e Bilancio sarà sotto la guida del professor Andrea Ciccarelli, ordinario di Statistica Economica del Dipartimento di Scienze Politiche.
Per la Terza Missione è stata nominata la professoressa Emanuela Arezzo, associata di Diritto Commerciale nel Dipartimento di Giurisprudenza.
Infine, il ruolo di Direttore Generale è stato affidato al dottor Roberto Conte, già Direttore Generale dell’Università degli Studi di Milano, portando con sé un’importante esperienza maturata presso l’ateneo milanese.
«Ho scelto questa squadra perché ritengo che rispecchi l'ottica di dinamismo e velocità che deve riguardare i progetti che perseguiamo. È una struttura organizzativa flessibile e puntuale, che punta ai percorsi di ricerca, al percorso di didattica e della terza missione, per un totale di 65milioni di euro di investimenti anche se già siamo al lavoro per intercettarne altri. I delegati da 22 scendono a 6 perché ritengo che post covid siano cambiate le dinamiche ed è quindi opportuno da parte nostra cambiare il modo di fare ricerca e didattica».