Ecco la nota di risposta del Comune alla richiesta della Provincia
"...è d'obbligo comunicare che l'area dell'Ex Stadio Comunale non è al momento concedibile né disponibile in quanto risulta attualmente interessata da un importante intervento finanziato a valere sulla Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, commi 974-978 D.P.C.M. del 25 maggio 2016. "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, per un importo finanziato di € 12.542.870,10, per il quale sono già stati affidati e risultano tutt'ora in corso i servizi di progettazione, precisando altresì che ogni realizzazione sull'area in parola sarà attuata direttamente dall'Amministrazione Comunale proprietaria".
Si legge così nella nota del Comune di Teramo in risposta alla richiesta da parte della Provincia dell'area dell'ex stadio. Negativo. Un'area che, dice D'Angelo, sarebbe idonea a «costruire una replica del Delfico». In quanto tempo? «Non oltre sei mesi». Perché risposta negativa? «È una scelta politica».
Nella nota il Comune ricorda intanto anche tutti gli accolli economici scaturiti dall'emergenza. "Occorre precisare, inoltre, che lo scrivente Ente ha già manifestato, e continuerà a farlo, ogni utile collaborazione alla gestione della grave emergenza venutasi a creare con il sequestro in oggetto, adottando gli atti necessari e ponendo in essere lavori, attività di trasloco, trasporto scolastico e quant'altro necessario a garantire il diritto allo studio della popolazione scolastica di riferimento, con impegni di spesa a carico del proprio bilancio". È sufficiente?