Il 10% delle famiglie è in forte difficoltà economica
In Abruzzo la povertà e la precarietà lavorativa sono problematiche in forte crescita. Basti pensare che a livello nazionale il 15% della popolazione si trova a rischio povertà e ciò si riflette anche sul suolo abruzzese.
Il particolare fenomeno dei “Working poor” ossia coloro che non riescono a superare la soglia della povertà nonostante un impiego, è un tema che seppur può sembrare paradossale è invece in netto aumento nella Regione, aggravato come si può immaginare, dal lavoro precario e part-time che non permette di poter andare incontro a tutte le spese del quotidiano.
Secondo l’ISTAT, nel Mezzogiorno che include anche l’Abruzzo, il tasso di povertà assoluta rimane molto alto. Il 10% delle famiglie infatti si trova in forte difficoltà economica, dato che porta inevitabilmente a conseguenze non di poco conto come la rinuncia a cure mediche, farmaci, studio o la scelta di cibo di qualità.
La combinazione quindi tra povertà economica e instabilità lavorativa sta creando una situazione di fragilità in Abruzzo che necessita di interventi incisivi e immediati.