martedì 22 ottobre 2024     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Truffe agli anziani. Un fenomeno che preoccupa sempre di più l'Abruzzo ico title dx

Attualità
Cronaca

Modalità con cui avvengono i raggiri e i possibili rimedi da attuare

Il fenomeno delle truffe agli anziani ha subito negli ultimi anni una forte impennata a livello nazionale e di riflesso, quindi, anche nella regione Abruzzo.

Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno e dalla Polizia di Stato, le denunce per truffe contro questa categoria sensibile di vittime, sono aumentate in maniera esponenziale negli ultimi 5 anni. Basti pensare che nel 2023 le frodi agli anziani abruzzesi sono cresciute del 12% rispetto al 2022 a fronte di una popolazione di età avanzata che oggi conta il 24% degli abitanti totali della Regione.

Le località dove sono state registrate le maggiori denunce sono Pescara, Chieti e L’Aquila e le modalità di raggiro sono pressoché sempre le stesse, mirando agli affetti della persona o tramite inganni telefonici e online.

Ma vediamo meglio i modelli tipici di truffe:

- Finti tecnici o funzionari: in questo caso i malviventi si presentano a casa della vittima spacciandosi per tecnici di pubblica utilità e, solitamente, mentre uno distrae l’anziano, l’altro o gli altri, tentano di rubare denaro o oggetti di valore;

- Truffa del finto nipote: con tale metodo i truffatori chiamano la persona fingendosi un parente, spesso il nipote ma non si escludono altri cari, chiedendo somme di denaro con urgenza per risolvere situazioni improvvise ed emergenziali;

- Truffe telefoniche o digitali: forse il metodo più pericoloso perché i malfattori sfruttano l’inesperienza e la poca pratica dell’anziano in questo campo a proprio favore. La vittima viene contattata da finti dipendenti di una banca e chiedono dati personali e bancari, sottraendo di conseguenza delle somme dai conti.

Come prevenire il potenziale raggiro?

Potranno sembrare consigli scontati ma sono quelli che meglio evitano le truffe:

- In caso di dipendenti di società, Enti, che vengono a bussare alla porta, mai aprire e verificare l’identità di chi si presenta davanti l’abitazione chiedendo di mostrare il tesserino di riconoscimento o meglio ancora chiamare direttamente l’azienda per cui la persona dice di lavorare, dal momento che queste non mandano loro funzionari a casa se non in casi eccezionali. Se il malvivente non va via, rimanere in casa e chiamare le Forze dell’Ordine e, per sicurezza, contattarli anche se la potenziale minaccia si allontana dall'abitazione;

- In caso si riceva la chiamata da un parente bisognoso di soldi per un’emergenza, la telefonata solitamente arriva da un numero che non appartiene alla persona cara per cui si consiglia di riattaccare e chiamare il vero familiare per assicurarsi che non ci siano reali problemi;

- Avere un rapporto diretto e non timoroso con le Forze dell’Ordine e chiedere informazioni e aiuto in caso di dubbi o anche curiosità su come difendersi nelle varie situazioni;

- Tenersi aggiornati sulle truffe e/o nuove frodi che continuamente nascono, grazie alle frequenti campagne di sensibilizzazione che vengono organizzate sul territorio locale.

Daniele Piersanti

Galleria