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ico title sx Carceri abruzzesi. Situazione critica: sovraffollamento e aggressioni senza fine ico title dx

Attualità
Cronaca

Servono rimedi in maniera urgente

Le carceri abruzzesi, nel 2024, continuano a vivere una situazione critica caratterizzata da sovraffollamento, episodi sempre più frequenti di violenza dei detenuti contro gli agenti della Polizia Penitenziaria e il numero esiguo di questi ultimi in proporzione ai carcerati.

Diamo dei dati.

Solo nei primi mesi del 2024, si sono registrati oltre 2700 episodi di aggressioni a livello nazionale e anche in Abruzzo la situazione non è delle migliori.

A Pescara, per esempio, sono presenti oltre 440 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 276.

A Teramo, nella casa circondariale di Castrogno, la tendenza non è sicuramente migliore. Basti pensare che i posti massimi del carcere teramano sono di 255 ma attualmente si contano circa 400 reclusi. A questo, dunque, si aggiunge la carenza di personale che conta 144 agenti di Polizia Penitenziaria a fronte di un organico che prevede oltre 215 membri. Solo nel 2023 e solo a Castrogno si sono registrati infatti 1.500 eventi critici tra cui assalti ai pubblici ufficiali e diversi tentativi di suicidio.

A questo tema si unisce anche la struttura di Sulmona con i suoi 443 detenuti rispetto ai 323 posti regolamentari.

Facendo un conteggio totale, attualmente le carceri abruzzesi contano 1.400 persone dietro le sbarre su una capienza totale di circa 1.080 posti.

Questi dati evidenziano l'urgenza di un intervento strutturale, che includa maggiori investimenti in personale e misure per la gestione della popolazione carceraria, come la promozione di misure alternative alla detenzione di cui già da tempo si parla ma che ancora non vede delle basi solide su cui lavorare.

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