Caso Delfico. Il Prefetto dà l'ok sul consorzio agrario ma vanno fatti i sopralluoghi 
L'edificio, che dovrà ospitare i locali del palazzo del Governo, potrebbe accogliere temporaneamente i ragazzi
Si è conlcuso il tavolo in Prefettura sul caso Delfico per trovare una soluzione per i 1200 ragazzi evacuati. Il Prefetto Fabrizio Stelo ha annunciato la totale disponibilità dell'ente a fare un passo indietro sull'edificio dell'ex Conosrzio agrario, che non è comunque nella disponibilità della prefettura ma dell'Usr. «Non sono il cattivo della situazione, rispedisco le accuse al mittente», ha detto il Prefetto, «Per noi va bene fare un passo indietro qualora dal sopralluogo emerga che la struttura possa ospitare questi ragazzi mentre si progetta la soluzione definitiva. Personalmente abbiamo alcuni dubbi ma non saremo noi a ostacolare». Il consorzio agrario fungerebbe, insieme ad altre, da struttura provvisoria in cui sistemare i ragazzi delle superiori mentre si procede alla valutazione delle 17 zone illustrate questa mattina dal presidente della provincia Camillo D'Angelo.
Lo stesso presidente, insieme al Sindaco D'Alberto, al termine della riunione in prefettura ha illustrato le fasi che seguono il sequestro del convitto Delfico (nel frattempo si va avanti con il ricorso per il dissequestro). Da giovedì, e per circa 2 o 3 settimane, le lezioni si terranno di pomeriggio al Milli e al Comi (al Pascal Forti sono iniziati questa mattina i lavori); successivamente si riprenderà con le lezioni in orario mattutino (per questo si richiede la disponibilità del consorzio), per arrivare poi alla nuova scuola che verrà realizzata in una delle 17 aree attenzionate, tra gennaio e febbraio. La scelta del sito verrà annunciata entro giovedì. Medie ed elementari invece continueranno le lezioni di mattina nelle strutture della De Jacobis e San Berardo. Per i 52 convittori si lavora invece sui locali Ater di via Balzarini.
ns
