Teramo è maglia nera in Abruzzo per le morti sul lavoro: oggi in piazza 158 bare simboliche 
L' iniziativa della Uil per sensibilizzare sulle morti sul lavoro
158 bare che simboleggiano 158 famiglie abruzzesi che hanno sofferto e che non hanno più i loro cari, persone che sono uscite per andare a lavoro e non sono mai più tornate. È l'iniziativa portata avanti da Uil in tutta Italia e che oggi ha fatto tappa a Teramo, maglia nera in Abruzzo per le morti sul lavoro.
Più sicurezza sui luoghi di lavoro, aumentare gli ispettori, rendere pubbliche le aziende che non rispettano la normative e negare loro l'accesso ai finanziamenti pubblici. Sono tanti i punti spiegati da rappresentanti nazionali e locali del sindacato, Emanuele Ronzoni Segretario organizzativo Uil nazionale, Michele Lombardo Segretario regionale Uil Abruzzo, Massimiliano Bravo Segretario provinciale (nel video).
Tante morti sono legate all'inefficenza e alla superficialità dei datori di lavoro. «Abbiamo chiesto di istituire una procura speciale perché consideriamo queste morti omicidi ma al momento su questo il governo ci sembra disattento. Questa strage deve finire».
Il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto ha ricordato anche il giovane Gianluigi Ragni, di cui pochi giorni fa si è ricordato l'anniversario della morte; Bravo ha ricordato invece il grave incidente di ieri a Tortoreto ai danni di un imprenditore agricolo. La lotta contro questo fenomeno deve essere ferrea, è di oggi la notizia della denuncia di 10 imprenditori teramani per aver ottenuto sa una società di servizi per le aziende, documenti falsi sulla sicurezza.
