Numerosi datori di lavoro si sono rivolti a una società per avere documenti falsi
Nel 2022, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Teramo ha avviato un'indagine a seguito di una visita ispettiva presso una ditta metalmeccanica, durante la quale sono stati acquisiti attestati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e certificati medici di idoneità alla mansione, che a un primo esame risultavano sospetti.
Le investigazioni, inizialmente circoscritte a un singolo episodio, hanno poi rivelato un presunto schema criminale di natura seriale, che avrebbe consentito a diversi datori di lavoro, operanti nei settori dell'edilizia, metalmeccanica, ristorazione e bar, di rivolgersi a una società di formazione per ottenere documentazione falsa in caso di ispezioni in materia di lavoro e sicurezza. Tale documentazione avrebbe permesso agli imprenditori di ottenere la revoca dei provvedimenti amministrativi di sospensione delle attività, emessi durante le ispezioni, evitando così le sanzioni previste dal D.lgs 81/2008 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro).
Le indagini successive hanno portato alla raccolta di prove sull'attività illecita condotta dal titolare di una società di servizi alle imprese, alla quale le ditte ispezionate si sarebbero rivolte per ottenere attestati di formazione in materia di sicurezza retrodatati rispetto al controllo ispettivo.
Al termine dell'inchiesta, è stato denunciato a piede libero il titolare della società, accusato di concorso morale e materiale con dieci datori di lavoro della provincia di Teramo, i quali avrebbero richiesto documenti presumibilmente falsi per ottenere la revoca dei provvedimenti di sospensione e sfuggire alle sanzioni pecuniarie.
Durante la perquisizione presso la sede operativa della società, estesa anche agli apparati informatici, è stata eseguita una copia forense dei computer, all'interno dei quali sono stati rinvenuti file relativi agli attestati e ai certificati medici presumibilmente falsificati.