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ico title sx Asp1 di Teramo e debiti del comune per indigenti ospiti della De Benedictis: esistono o no? ico title dx

Attualità
Cronaca

Altra controversia sulle opere esposte nella pinacoteca, di proprietà Asp1, Filipponi: "Ci Incateneremo"

ASCOLTA CANZIO, IL SINDACO, FILIPPONI E RABBUFFO

Ci sarebbero dei debiti che il comune di Teramo dovrebbe corrispondere all'Asp1, 790 mila euro dovuti per le rette di alcuni ospiti indigenti della casa di riposo De Benedictis. Questo secondo quanto sostenuto dal commissario Roberto Canzio. Per il sindaco però nulla di tutto ciò è comprovato da atti e anzi, rimane una situazione creditoria in capo al comune stesso. Situazione controversa anche quella che riguarda le opere d'arte, di proprietà Asp1, esposte nella pinacoteca, in merito alla quale l'assessore Filipponi dichiara: «Ci incateneremo per evitare che la pinacoteca venga spogliata del suo valore culturale». Interviene in consiglio comunale anche il consigliere Rabbuffo che smorza i toni: «Ricordiamo sempre che esiste ancora la proprietà privata e quelle opere sono dell'Asp1».

IL COMUNICATO DEL SINDACO 

“Il presunto debito da parte del Comune nei confronti dell’ASP 1 relativo al pagamento delle rette, di cui parla il commissario Canzio e che peraltro risalirebbe ad alcune annualità fino al 2016,  periodo in cui  era assessore comunale, non è sostanziato da alcun atto, così come confermato dai nostri uffici. Al contrario, come rilevato sempre da questi ultimi, al 2020 il nostro ente vantava un credito nei confronti della casa di riposo di 56.697 euro, frutto della differenza tra le quote versate e quelle realmente dovute”. 
Così il Sindaco Gianguido D’Alberto, che insieme all’Assessore al Bilancio Stefania Di Padova interviene sulle dichiarazioni rilasciate questa mattina dal commissario della ASP1 Roberto Canzio. 
“Da una prima ricognizione abbiamo verificato, sulla scorta dei mandati dal 2003 al 2019, come il Comune di Teramo abbia versato all’ASP 1 una somma pari a oltre 1.600.000 euro di rette – sottolinea l’Assessore al Bilancio – così come è stato regolarmente pagato quanto dovuto in questi ultimi anni fino al 2024. Ad oggi non vi sono atti che attestino alcun credito vantato dalla ASP1 nei confronti dell’ente. Per quanto riguarda la TARI, non vi è stato alcuna opposizione al decreto ingiuntivo, riconoscendo di fatto il debito nei confronti del Comune. C’è inoltre un'ingiunzione per altri 200.000 mila euro, rispetto ai quali non è stata concessa la rateizzazione in quanto a fronte dell'entità della somma sarebbe stata necessaria una fideiussione che la ASP ha ritenuto di non sottoscrivere”.  
L’Amministrazione, nel precisare la propria posizione evidenzia che “il Comune, proprio perché ben consapevole della situazione di difficoltà che vive da tempo l’Azienda per i servizi alla persona, continuerà ad esserle vicino, come ha sempre fatto, e a tenderle la mano. Siamo sempre aperti al dialogo e a individuare eventuali azioni che possano aiutare la ASP a superare i problemi e invitiamo la Regione a intervenire per garantirle un reale supporto”. 
Per quanto concerne invece la questione relativa alle opere della collezione Ventilj, il Sindaco ricorda come siano ospitate all’interno della Pinacoteca civica in forza di un rapporto con la stessa Fondazione, strutturato bene 80 anni fa.
“Si tratta di un patrimonio della città Teramo e che, nel rapporto con la Pinacoteca, è stato e continua ad essere valorizzata come merita – conclude il primo cittadino – il nostro obiettivo è sempre stato e resta quello di trovare un’intesa con la ASP 1, che nel rispetto delle esigenze dell’azienda consenta alla cittadinanza di poter continuare a fruire della collezione e al Comune di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico cittadino”. 
La questione della ASP 1, questo pomeriggio, è stata anche oggetto di un’apposita interrogazione in consiglio comunale, presentata dal consigliere comunale del gruppo misto Andrea Core.

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