Cagnolone legato con un filo dietro al furgone: accuse di maltrattamenti e denuncia per diffamazione 
È successo a Campovalano di Campli: l'attivista Enrico Rizzi ha accusato un pastore di maltrattamenti
Da giorni in rete si parla della vicenda che ha interessato l'attivista per gli animali Enrico Rizzi e un pastore di Campovalano di Campli, dopo un video pubbicato sui social. Rizzi ha accusato infatti l'uomo di maltrattamenti nei confronti del proprio cane, legato dietro al furgone con un filo lungo pochi centimetri, come si vede nel video. E proprio in seguito a questo video, è stata sporta denuncia contro il pastore per maltrattamenti, mentre il pastore ha provveduto a denunciare l'attivista per diffamazione, dal momento che il video è stato divulgato su FacebookI carabinieri stanno indagando sulla vicenda.
IL COMUNICATO DEI CARABINIERI CHE RIASSUME LA VICENDA
In data odierna, presso la stazione dei Carabinieri di Campli, un residente ha presentato una denuncia per il reato di "maltrattamento di animali" nei confronti di un pastore. Il denunciante ha dichiarato che, nella mattinata del 7 settembre 2024, in un terreno adibito a pascolo situato in località Campovalano di Campli, il pastore aveva legato un cane di sua proprietà al cassone di un furgoncino con un laccio stretto al collo, lungo solo pochi centimetri.
Il denunciante ha inoltre consegnato ai Carabinieri un video, da lui girato, che documenta la scena, insieme a un successivo alterco verbale avvenuto tra lui e il pastore. In un secondo momento, quest'ultimo si è presentato presso lo stesso comando per sporgere una querela nei confronti del denunciante, accusandolo di "diffamazione" per aver pubblicato il video incriminato sul social network Facebook.
Le indagini sono attualmente in corso da parte dei Carabinieri di Campli.
