Lucyna Ewa Czub. Dalla Polonia all’Abruzzo con un talento innato per la pittura 
Da autodidatta ad esporre in diverse mostre in Italia e in Europa
Abbiamo scoperto e ci siamo confrontati con una perla dell’arte nascosta sul territorio lancianese.
Lucyna Ewa Czub nasce a Staszów, un piccolo Comune della Polonia, nel 1983.
Il suo amore per il bello, l’occhio attento verso i paesaggi e le persone che la circondavano, all’inizio non aveva un nome, si scambiava per curiosità data dall’età, ma andando avanti quell’indole ha trovato un termine ben preciso, talento.
La ragazza, dopo un’adolescenza passata in terra polacca, a 20 anni si trasferisce in Italia scegliendo l’Abruzzo come meta, in particolare Teramo, nella quale rimarrà alcuni anni e dove inizierà a studiare la lingua italiana per poi spostarsi a Lanciano.
Inizialmente Lucyna può dare sfogo alla propria arte dipingendo nelle ore libere del giorno, quelle notturne, dato che per mantenersi, durante il giorno lavora nel campo della pasticceria e della ristorazione ma il richiamo della pittura è troppo forte per non dedicargli del tempo con costanza.
La perseveranza nel coltivare la sua passione la porta piano piano a farsi conoscere finché, ad agosto 2023, un’amica la invita ad esporre i propri quadri ad una manifestazione a Torino di Sangro. Questo evento rappresenta il punto di svolta. I suoi quadri piacciono molto, la sua umiltà e timidezza creano empatia con i visitatori dell’evento e ad ottobre 2023 viene chiamata da una Direttrice artistica di Firenze a partecipare sia ad una mostra presso la galleria Merlino e sia ad una presso la galleria Mentana.
Quest’anno un altro obiettivo della giovane ragazza è stato però raggiunto. Uno dei suoi sogni era infatti esporre la propria arte a Cannes, in Francia, ma da questa terra le sue opere sono volate anche a Brera, in Germania, dove prossimamente Lucyna dovrà tornare, poi a Milano, dove sarà presente all’inaugurazione della galleria d’arte del direttore artistico Alfonso Restivo, per finire a Innsbruck e Londra.
Le destinazioni non sono però finite perché Giorgio Gregorio Grasso, storico e critico d’arte, ha scelto proprio uno dei quadri della ragazza per "Lo Stato dell'Arte ai Tempi della 60′ Biennale di Venezia".
Il tratto davvero incredibile è che Lucyna è autodidatta ma maneggia il mondo della pittura con estrema sicurezza. La donna rimane il suo soggetto ideale e in cui i suoi colori preferiti ossia il nero, il bianco, l’oro e soprattutto il rosso, usato sulle labbra dei suoi quadri come simbolo di forza femminile, creano immagini indelebili soprattutto da quando l’essere femminile viene rappresentato senza più tabù. All’inizio infatti la donna veniva raffigurata o di spalle o in posizioni in cui i tratti somatici non davano una vera personalità al soggetto, simbolo di una timidezza emotiva della stessa artista, blocco però che con il tempo e la maturità artistica, ha fatto sì che oggi la donna di Lucyna è roccia, è orgoglio, è vitalità.
La pittrice, prima di concludere la chiacchierata, ci ha voluti salutare con un aneddoto, il suo nickname su instagram.
Su tale social infatti è registrata come “nyx_line_art”. Nyx è la Dea della notte, momento della giornata in cui, come abbiamo già accennato, la Czub riesce a esprimere al meglio la sua creatività.
Daniele Piersanti
