Acquisto ex Banca Italia, via Longo, il doppio gioco e il «salvataggio del carroccio» a ogni costo 
Oggi in consiglio il voto su cinque mutui da accendere
Sono 5 i mutui che dovrebbero essere accesi dal Comune di Teramo, per i quali sarà necessario tuttavia riportare ciascun singolo studio tecnico in consiglio comunale: 1.350.000 euro per la Banca d’Italia, 2,5 milioni per via Longo, 1 milione per il patrimonio scolastico, 2,5 milioni per gli asfalti e infine 2 milioni per altre opera legate al patrimonio.
È passata oggi in consiglio la delibera presentata con l'emendamento del consigliere Core che, oltre ad accorpare una serie di questioni eterogenee, dava immediato mandato ai vari dirigenti di accelerare sui progetti di cui si è trattato. L'ordine del giorno infatti comrpendeva infatti ACQUISTO DELL'IMMOBILE IN VIA CARDUCCI DI PROPRIETA' DELLA BANCA D'ITALIA E CONTESTUALI INDIRIZZI IN ORDINE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E CONTRAZIONE DI MUTUI PER EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, SCOLASTICA E CULTURALE E VIABILITA'. L'opposizione aveva chiesto lo stralcio della questione via Longo, chiedendo che fosse discussa separatamente ma nulla è stato.
Un maxi emendamento che per il consigliere D'Egidio è in realtà una chiara, anzi «malcelata», bocciatura della stessa maggioranza, uno specchietto per le allodole per un vano tentativo «di salvare il carroccio». Basti pensare al 18 luglio, giorno in cui sia Provincia che Comune hanno deliberato in merito all'acquisto del palazzo ex Bankitalia. Due delibere che hanno un massimo comune denominatore, Andrea Core vicepresidente dell'ente di secondo livello e Andrea Core consigliere comunale. Almeno da una parte deve andare bene.
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