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ico title sx Palazzetto di San Nicolò. A rischio il finanziamento, il comune non proroga la convenzione ico title dx

Attualità
Cronaca

L'amministratore della società che gestisce la struttura torna a chiedere di nuovo al comune la proroga

"Con nota indirizzata a mezzo PEC, in data 19 maggio 2024, al COMUNE DI TERAMO, all’attenzione del Sindaco Dott. Gianguido D’Alberto ed all’assessore allo Sport Dott.ssa Alessandra Ferri, la Societa’ TERAMO SPORT S.S.D. A r.l. che gestisce il Palazzetto dello Sport di S.Nicolo’ a Tordino, giusta convenzione rep. 5732 del 14/11/2017, ha comunicato di essere stata ammessa a finanziamento PNRR relativo al completamento della struttura per la realizzazione della palestra e le relative attrezzature, attualmente allo stato grezzo, per un importo complessivo di Euro 872.836, di cui Euro 173.680, oltre I.V.A., a carico della Societa’ TERAMO SPORT S.S.D. A R.L.

Nella stessa nota - scrive l'amministratore Massimo Pompei - veniva richiesto all’Amministrazione comunale la proroga della scadenza della convenzione dal 2027 al 2031, requisito essenziale per l’ottenimento del finanziamento PNRR.
Ad oggi purtroppo non abbiamo avuto nessuna risposta, con il rischio concreto, a breve, di vedere cancellate tali importanti risorse per una struttura pubblica.

Si rende necessario, pertanto, ricevere risposta dall’Amministrazione, senza trascurare di ricordare che l’inerzia che dovesse procurare la perdita di finanziamenti pubblici a fondo perduto puo’ costituire anche ragione di responsabilita’ erariale.

Anche a tale riguardo, si ricorda che si e’ in attesa di conoscere, altresi’, la volonta’ dell’Amministrazione in ordine agli interventi urgenti di riparazione del tetto e del parquet danneggiati dal maltempo e che di fatto rendono la struttura inutilizzabile.
Il perdurante silenzio e quindi il ritardo nelle realizzazioni degli interventi straordinari di titolarita’ del conducente, determinano allo stato l’impossibilita’ per la concessionaria di assumere qualunque impegno contrattuale per garantire a terzi l’utilizzo dell’impianto, il che, evidentemente, costituisce ragione di pregiudizio economico, che costringe sin d’ora a formulare ogni piu’ ampia riserva di tutela anche a carattere risarcitorio".

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