Fenomeno preoccupante che affligge la nostra Provincia e la nostra Regione
L’incendio che ha colpito la località di Carapollo giovedì e quello di Castiglione Messer Raimondo venerdì solo gli ultimi episodi, in ordine cronologico, di un fenomeno preoccupante di incendi boschivi che, soprattutto d’estate, affligge la nostra provincia e la nostra regione.
Indipendentemente dalla natura dolosa o meno di tali incendi, il loro numero crescente e l’espansione delle aree coinvolte pongono serie domande sul loro impatto ambientale. La risposta a tali interrogativi è complessa e comprende molteplici aspetti. In primo luogo, c'è l’impatto sulla fauna locale, costretta ad abbandonare il proprio habitat a causa degli incendi, il che talvolta comporta anche lo sgombero delle popolazioni umane che vivono nelle vicinanze. In secondo luogo, c’è l’impatto ambientale locale legato alle emissioni di inquinanti dovuti alla combustione del legno, come le polveri sottili e il monossido di carbonio, che sono estremamente tossici per l’uomo, specialmente in concentrazioni elevate. Infine, ma non per importanza, va considerato il ruolo fondamentale svolto dagli alberi nell'assorbimento dell'anidride carbonica (CO₂).
Durante il giorno, in presenza della luce solare, le foglie degli alberi utilizzano la clorofilla, un particolare pigmento in grado di catturare la luce solare, per svolgere la fotosintesi clorofilliana, una reazione chimica che converte anidride carbonica e acqua in glucosio e ossigeno. L’anidride carbonica assorbita per questa reazione viene poi immagazzinata nei tessuti legnosi dell'albero, dove può rimanere per decenni o addirittura secoli.
È dunque facile intuire l’importanza degli alberi e, in generale, delle foreste nella lotta alla crisi climatica causata dall’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera. In quest’ottica, il verificarsi di un incendio ha un duplice effetto negativo sull’ambiente: non solo si riduce la superficie in grado di assorbire anidride carbonica grazie alla fotosintesi, ma la CO₂ che era stata immagazzinata negli alberi per tutta la loro vita viene rilasciata nuovamente in atmosfera.
Il rilascio dell’anidride carbonica immagazzinata negli alberi può avvenire non solo tramite incendi, ma anche attraverso il disboscamento, con effetti negativi sull’ambiente analoghi a quelli descritti. La riduzione delle aree boschive a causa degli incendi contribuisce ad accelerare un processo di cambiamento climatico già sufficientemente rapido. Risulta pertanto fondamentale preservare le aree boschive esistenti, specialmente da atti deliberati di piromani, e provvedere al ripristino di quelle distrutte nel modo più rapido ed efficiente possibile.
Andrea Di Antonio