sabato 21 settembre 2024     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Silvi. Omicidio davanti al night: disposto il sequestro conservativo dei beni del gestore ico title dx

Attualità
Cronaca

In attesa della prima udienza davanti alla Corte d'Assise, alcuni immobili del gestore sono stati sequestrati

Dopo il rinvio a giudizio in Corte d'Assise a carico dell'imprenditore e gestore del night club Zeus di Silvi, Pietro Mercurio, il 66enne originario del napoletano accusato di aver spintonato nella notte del 19 aprile 2022 al termine di una furiosa lilte Marco Monti, 51 enne imprenditore di Città Sant'Angelo, facendolo cadere in strada dove fu poi investito perdendo la vita, il giudice dell'udienza preliminare Roberto Veneziano ha disposto il sequesto conservativo di 7 immobili di sua proprietà.

Una misura questa per il giudice necessaria poiché Mercurio avrebbe "palesato il proposito, espresso sempre con formule stentoree che non lasciano margini di dubbio, - si legge nel decreto di sequestro - di voler dismettere molti dei beni mobili ed immobili che caratterizzano il suo patrimonio e che fanno parte delle garanzie che tutelano le obbligazioni civilistiche ex delicto". Il gestore avrebbe quindi tenuto una condotta utile a far temere che volesse disfarsi dei propri beni per evitare le ingenti somme di un eventuale risarcimento, scenario verosimile essendo emerso "ex actis un quadro indiziario di tale coerenza e gravità da lasciar presagire una futura sentenza di condanna". 

Mercurio è difeso dagli avvocati Alfredo e Gabriele Scaccia che dichiarano: «Riteniamo corretta la tutela delle parti civili siccome motivata dal giudice dottor Veneziano. Non ricorreremo al riesame ma tenteremo un accordo con le parti civili che da sempre intendiamo soddisfare. Sul punto il mandato ci è stato conferito dal Mercurio sin dall’inizio del rapporto professionale. Laddove non riuscissimo a trovare un accordo demanderemo alla Corte d'Assise ogni statuizione sul punto». 

In capo a Pietro Mercurio pendono 7 capi di accusa che vanno dall’omicidio preterintenzionale alle percosse, dalle lesioni personali alle minacce, dall’intralcio alla giustizia alla cessione di sostanze stupefacenti, fino all’induzione e allo sfruttamento della prostituzione. Secondo l'accusa del pm Laura Colica, la vittima venne spintonata fuori dal locale da Pietro Mercurio al termine di una lite nata per una delle ballerine. Finì sulla strada e il conducente della vettura non riuscì a evitare l'impatto. I familiari di Monti sono rappresentati dall'avvocato Enzo Di Lodovico.

Il giudice ha rinviato a giudizio gli altri cinque indagati, tra cui l'uomo alla guida della vettura che investì Monti accusato di omicidio stradale, oltre a dipendenti del locale, camerieri e cassiera, accusati di sfruttamento della prostituzione. Rinviato in Corte d'Assise anche il fratello di Pietro Mercurio, Alfonso Mercurio, anche lui assistito dagli avvocati Scaccia.

 

ns

Galleria