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ico title sx Castrogno. Scovati hashish e cocaina e 5 cellulari tra i detenuti ico title dx

Attualità
Cronaca

Il segretario provinciale del Sappe Pallini: "Un detenuto su tre ha problemi di droga"

Settimana intensa per il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Teramo. Gli agenti hanno rinvenuto 5 cellulari, 12 grammi di hashish e 1 grammo di cocaina. I detenuti sono stati deferiti all'autorità giudiziaria.
Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, sottolinea le criticità operative del personale di Polizia in relazione alla alta concentrazione di detenuti psichiatrici e tossicodipendenti: «Dai dati in nostro possesso sappiamo che quasi il 30% delle persone, italiane e straniere, detenute in Italia, ossia uno su tre, ha problemi di droga. Per chiarezza va ricordato che le persone tossicodipendenti o alcoldipendenti all'interno delle carceri sono presenti per aver commesso vari tipi di reati e non per la condizione di tossicodipendenza. La loro presenza comporta da sempre notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all'interno di un ambiente di per se cosi problematico, sia per la complessità che la cura di tale stato di malattia comporta. Non vi è dubbio che chi è affetto da tale condizione patologica debba e possa trovare opportune cure al di fuori del carcere e che esistano da tempo dispositivi di legge che permettono di poter realizzare tale intervento». 

Il Segretario Generale SAPPE Donato Capece evidenzia che «il problema dell’introduzione di telefoni in carcere è da tempo noto e conosciamo bene la sua portata che, al giorno d’oggi è davvero significativa e continua a crescere giorno dopo giorno. Ci preoccupa non solo il loro utilizzo per scopi illeciti all’esterno del carcere, come più volte riscontrato nelle attività di indagine che vengono svolte quotidianamente nei penitenziari e sul territorio nazionale, ma anche il vero e proprio commercio che è presente all’interno delle mura dove uno smartphone ceduto tra detenuti moltiplica vertiginosamente il proprio valore, diventando fonte di ingenti guadagni illeciti per chi riesce a gestirne il commercio».

 

foto di repertorio 

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