Mettono a soqquadro le stanze, imbrattano i muri e tentano di appiccare il fuoco
La delusione mista al dolore propone sempre la stessa scena sociale. Le palazzine del cratere sismico teramano, sono state nuovamente visitate dai soliti ignoti. Ospiti senza invito che si sono trattenuti a dormire, la porta di un bagno è stata anche firmata da un certo Akram, per poi trascorrere intere serate a saccheggiare e a bere gli alcolici. Dopo Putignano dove i vandali hanno distrutto ricordi di famiglia e antichi suppellettili, questo pomeriggio è toccato al polo C di via Giovanni XXIII. Porte blindate sfondate, il tentativo di incendiare l'appartamento con una bottiglia di super alcolico e l'intervento della polizia. La mancanza totale di sicurezza è il commento unanime che diventa il comun denominatore con la richiesta di un tavolo interforze sul controllo del territorio.
Su quelle palazzine esiste un progetto che sarà controllato a breve di semi abbattimento e di Ricostruzione. Ciò che preoccupa non è la buona volontà degli enti ma la sensazione di non essere protetti e l'assenza completa di vigilanza.