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ico title sx Paolo Gatti e la stretta sull'esecutivo della Regione Abruzzo ico title dx

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Disavanzo sanità: la commissione salute esprimerà parere vincolante e obbligatorio sui piani dei dg delle Asl

Che succede se un candidato alle regionali entra in consiglio con quasi 11mila voti ma nessuno apre le porte di un assessorato o di capogruppo del partito? Succede che prima o poi la ruota gira e se non gira da sé ci pensa qualcuno a farla girare. 

Parliamo di Paolo Gatti, consigliere regionale da 10.867 voti e della recentissima approvazione del disavanzo sanità della Regione Abruzzo. Nessun assessorato per lui, né ruolo da capogruppo di Fratelli d'Italia con il suo ingresso in Emiciclo, tanto da far credere che il partito non avesse proprio stappato lo champagne per il suo ritorno. Nonostante lo stesso Gatti avesse dichiarato di non ambire a nessuna posizione di rilievo ma di voler fare solo politica. Per lui è arrivata poi la nomina a presidente della Commissione salute, quella commissione che sicuramente non resta dietro le quinte e che anzi porta il nome di un tema più che mai scottante su tutti i fronti (pensiamo solo alle liste d'attesa, alla rete ospedaliera e alla questione nuovo ospedale in provincia di Teramo). E Gatti il suo ruolo questa volta se l'è giocato bene. 

Nel consiglio di ieri nel votare sul disavanzo si è votato anche sulla stretta ai direttori generali delle quattro Asl abruzzesi, che dovranno presentare un piano di razionalizzazione delle risorse che necessiterà di essere approvato. In particolare la norma prevede che i piani dovranno essere trasmessi dai direttori generali al Dipartimento Salute della Regione Abruzzo per essere approvati ma non solo. I piani devono essere trasmessi anche alle Commissioni I e V del Consiglio regionale, che previa illustrazione dei contenuti e della sostenibilità da parte del Dipartimento Salute, esprimono parere obbligatorio e vincolante, entro i 15 giorni successivi, ai fini dell'approvazione da parte della Giunta. Rileggiamo, "parere obbligatorio e vincolante della commissione ai fini dell'approvazione della giunta". Prere obbligatorio della commissione presieduta da Paolo Gatti, per approvare un piano che, se non dovesse rispettare gli standard della Regione e non trovasse la quadra con il direttore generale, porterebbe al commissariamento della struttura e di quella figura che è il dg, espressione dell'esecutivo della Regione Abruzzo. 

Il dado è tratto. 

 

ns

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