Il comune di Teramo paga per cani morti o fuori regione, Fracassa: "Nessun bando per il servizio" 
È il caso di Bianchina che non vive più a Teramo e di altri che non ci sono più
Fatture che continuano a essere pagate dal comune di Teramo al canile albergo, scelto senza appalto pubblico, per cani che sono deceduti da anni o che addirittura risultano essere di privati, alcuni residenti anche nel comune dell'Aquila. È la grave situazione che denuncia il consigliere Franco Fracassa.
Scrivevamo così in data 13 febbraio ma oggi le cose non sono cambiate. In consiglio comunale il Consigliere ha mostrato fatture che riguardano pagamenti per cani che risiedono fuori regione, come il caso di Bianchina, o che addirittura sono deceduti.
Sono inoltre sei anni che non viene disposto un bando per la gestione del servizio del canile. La consigliera Ciammariconi ha risposto che "i microchip li gestisce la ASL quindi se un cane viene a mancare è possibile che l'aggiornamento non sia immediato e che il comune non lo sappia". Ma la situazione va avanti così da anni e il comune paga ugualmente fatture senza alcun tipo di controllo preventivo.
