Di Bonaventura fuori dalla giunta? Sottanelli: «Voglio provare a cambiare la legge elettorale» 
"Spero che il Sindaco non faccia questo grandissimo errore. Mandare a casa chi è stato votato non va bene"
«Mi auguro che il sindaco non faccia questo grandissimo errore perché Valdo Di Bonaventura ha dimostrato le sue qualità come assessore e anche sotto il profilo umano». Commenta così l'onorevole Giulio Cesare Sottanelli in conferenza stampa, in merito alla verosimile eliminazione dell'assessore Di Bonaventura dalla giunta D'Alberto, con cui da tempo i rapporti si sono incrinati e in modo particolare in seguito alle elezioni regionali in cui Di Bonaventura si candidò come indipendente di Azione. «Penso che Valdo si sia comportato correttamente in comune. Non so se il sindaco rimpasterà solo lui o anche altri assessori ma se a distanza di un anno si procede così, o c'è stato un errore un anno fa o c'è qualcosa che oggi non funziona. Capisco che, in generale, in molti scalpitano per entrare e proprio per questo proverò a cambiare questa legge elettorale, perché dopo 31 anni che votiamo così, è il caso di prevedere un cambiamento. Che un assessore si debba dimettere e tornarsene a casa quando è stato il popolo a sceglierlo, non mi sembra corretto. Se io come assessore perdo la fiducia del sindaco o viceversa decido di andarmene, devo avere la possibilità di rimanere in consiglio comunale piuttosto che tornare a casa. Il discorso per cui l'assessore deve lasciare il suo posto, dà troppo potere ai sindaci». Alle considerazioni di Sottanelli si aggrega anche Alessio D'Egidio, segretario provinciale di Azione e consigliere nel comune di Teramo, che commentando l'operato dell'amministrazione utilizza una sola parola: «Mediocre».
