lunedì 23 settembre 2024     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Schiaffi, sputi, calci al viso del marito 70enne: sotto inchiesta una 50enne di Martinsicuro ico title dx

Attualità
Cronaca

L'uomo veniva aggredito verbalmente e fisicamente e poi minacciato di essere lasciato solo se avesse parlato

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Teramo hanno eseguito una misura cautelare non custodiale a carico di una donna, residente a Martinsicuro, poiché ritenuta presunta responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti del coniuge, convivente. 

Lui settantenne, lei cinquantenne, dopo le nozze risalenti a circa dieci anni fa, si sono trasferiti a Martiniscuro. Tutto sembrava scorrere normalmente fino a circa un anno fa, quando l’uomo ha incontrato uno dei suoi figli che vive in un’altra città e gli ha confida che a casa stava subendo delle violenze da parte della donna. Nonostante le insistenze del figlio, l’uomo non ha voluto però formalizzare alcuna denuncia ed è tornato a casa dalla moglie.

Sono giunte intanto alcune segnalazioni ai carabinieri di Martinsicuro da parte di alcuni cittadini che conoscono l’uomo e lo hanno visto sempre più spesso con lividi ed ematomi vari in volto e sul corpo. I militari dell’Arma hanno approfondito la vicenda ascoltando alcuni vicini di casa dell’uomo, poi i dipendenti e i proprietari di alcuni esercizi commerciali della zona frequentati dalla coppia. Raccolti elementi sufficienti, l’AG è stata informata e sono partite quindi le indagini coordinate dalla Procura di Teramo. 

Le attività eseguite dai carabinieri coordinate e dirette dalla Procura teramana, hanno fatto emergere a carico della donna gravi elementi di responsabilità circa i maltrattamenti posti in essere nei confronti del marito. Azioni vessatorie giornaliere con insulti, violenze psicologiche ma anche pesanti violenze fisiche.

Calci al volto, schiaffi, sputi, ma anche colpi alla nuca con bottiglie, telecomandi ed altri oggetti. L’uomo, per diversi mesi, ha subito e, per amore, ha accettato anche di rimanere in silenzio. La donna si è premurata di dire al marito di stare zitto e di non parlare con nessuno, figli, amici od altri perché altrimenti sarebbero stati separati e l’uomo sarebbe rimasto solo senza nessuno al suo fianco.

Adesso la donna è stata allontanata dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla persona offesa con l’apposizione del “braccialetto elettronico” in ottemperanza a quanto disposto dal G.I.P. del Tribunale di Teramo che ha condiviso in pieno la richiesta della locale  Procura della Repubblica con la quale sono stati ricostruiti i fatti, avvalendosi anche di attività intercettive.

Galleria