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ico title sx Il consigliere Lancione all'attacco con 4 interrogazioni alla giunta ico title dx

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Un tentativo di agevolare l'ingresso della Falini? Lui risponde "No, voglio dare solo il mio contributo"

Il consiglio comunale di Teramo, nella seduta del quaestion time, ha portato l'attenzione sulle interrogazioni consigliari presentate non solo dall'opposizione ma anche dalla stessa maggioranza. Ben quattro quelle sollevate dal consigliere e capogruppo di Insieme Possiamo Lanfranco Lancione, che si è rivolto all'assessore Ciammariconi, all'assessore Ferri, al sindaco D'Alberto e al presidente del consiglio Melarangelo. Tutte finalizzate, come ha detto lui stesso, a dare il suo contibuto al lavoro di questa amministrazione, visto che «sto sempre in silenzio, è arrivato il momento di parlare».
La prima interrogazione ha riguardato il regolamento comunale e la partecipazione, macro aree e vecchi comitati di quartiere e nel dettaglio la loro composizione che presenterebbe alcune anomalie che Lancione ha chiesto alla Ciammariconi di risolvere, mettendo regole più stringenti.

Seconda interrogazione, San Nicolò e la Ca.Fè. La struttura presenta problematiche che il consigliere sottolinea, come la mancanza di una gestione, la mancanza di interesse da parte dell'amministrazione, la mancanza di una rete internet. E poi l'ufficio anagrafe che doveva sorgere proprio all'interno della struttura.

Alla Ferri l'interrogazione sugli impianti sportivi, visto che a breve andranno in scadenza alcune concessioni. «Non facciamo lo stesso errore di Dino Besso con un mutuo contratto di 500mila euro», ha detto Lancione, parlando di un campo, quello di San Nicolò, «in cui non viene mai fatta manutenzione», in cui «c'è un pettine che dovrebbe essere utilizzato per il prato, e che invece dove è stato messo quando è stato portato, nello stesso posto si trova oggi senza che gli sia mai stato tolto neppure il cellophane». «Mi prendo la responsabilità di quello che dico e se qualcuno vuole querelarmi che lo facesse», ha continuato. Un attacco mirato? Semplice partecipazione? Alle voci che vedono questo come un tentativo di reinserire in giunta la consigliera ed ex assessore Sara Falini, per l'imminente rimpasto scaturito dalle regionali, Lancione risponde picche: «Io non devo far rientrare nessuno, voglio dare il mio contributo».

L'ultimo punto all'ordine del giorno di Lancione riguarda le deleghe ai consiglieri: «A me queste deleghe non risultano», ha detto Lancione nonostante «so che siano state assegnate e addirittura comunicate ma sul sito dell'ente non c'è nulla. Sono state assegnate oppure no?».

 

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