6 aprile 2009: oggi l'anniversario del terremoto che scosse L'Aquila 
Di Redazione
Era notte fonda, le 3.32 quando nell’aquilano la terra ha tremato creando una frattura indelebile tra il prima e dopo.
6 aprile 2009, data in cui sono state separate famiglie, si sono persi cari e il boato ha lasciato spazio al silenzio di un territorio e un’anima da ricostruire.
309 morti, come i 309 rintocchi che ogni anno le campane producono in memoria di chi ci ha salutato ma non si muove dal nostro cuore. 309 persone in un ventaglio di età che va dai più piccoli fino agli anziani in una tristezza che abbraccia ognuno di noi.
Tutti siamo colpiti perché tutti siamo una grande famiglia anche se in case diverse. Tutti siamo con lo spirito sotto quelle macerie del 2009 perché lì c’è sepolto un pezzo della nostra umanità.
Oltre 1600 sono invece gli uomini, donne, bambini e nonni che sono rimasti feriti in quel tragico giorno e che portano esternamente i segni di quello shock mentre le loro emozioni tremano come la terra a sol pensiero di quello che hanno vissuto.
Per chi non ce l’ha fatta, per chi è miracolato e per l’umanità che non può dimenticare.
Redazione Il Trafiletto
