Di Marcantonio bacchetta Cavallari sulla ricostruzione: «È il caso di chiarire a che punto siamo» 
Nel primo question time dopo le elezioni regionali il consigliere Di Marcantonio chiede i tempi delle opere pubbliche
Sandro Mariani lo aveva detto poche ore dopo lo spoglio elettorale, poco dopo i suoi numeri da record che lo hanno dato come il più votato dell'opposizione in regione: «dalla prossima settimana a Teramo si cambia passo».
In occasione quindi del primo question time dopo le elezioni regionali, il consigliere Marco Di Marcantonio non ha perso occasione per chiedere all'assessore Cavallari che ora volerà in regione, lo stato dell'arte della ricostruzione pubblica. Dopo essersi complimentato per «L'ottimo risultato del nostro assessore Cavallari che ci inorgoglisce come teramani e amministratori, l'ottimo lavoro dell'assessore Valdo Di Bonaventura che si è battuto come un leone e di cui vanno considerati gli oltre 2000 voti, il buon risultato portato anche dalla preside Provvisiero», Di Marcantonio passa all'attacco: «Vorrei capire: a che punto è la casa comunale? Se potessimo non eguagliare il record di 6000 giorni di ricostruzione come L'Aquila sarebbe meglio. Se poi c'è la responsabilità di qualcuno, di dirigenti che prendono fior di soldi, allora è il caso di dirlo. Dobbiamo produrre e dove non si può dobbiamo dire chi sono i responsabili, nomi e cognomi. E poi Piazza Garibaldi? L'ipogeo? Le scuole, San Giuseppe, Savini? Ci sono momenti in cui parlare ma poi arrivano i momenti dell'operatività».
Cavallari ha risposto elencando sia la serie di opere inaugurate tra frazioni, borghi e territori franosi, sia annunciando la consegna il 4 marzo del progetto definitivo all'Usr sul palazzo comunale. L'Usr ha chiesto piccole integrazioni di cui si stanno occupando i progettisti, «appena ultimato l'iter con l'Usr potremo avere il parere di fattibilità tecnico economica, poi la conferenza di servizi e poi la gara». (ascolta l'intervento completo dal minuto 43)
