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ico title sx Castrogno. L'autopsia su Patrick Guarnieri conferma il suicidio ico title dx

Attualità
Cronaca

Sul corpo del ragazzo ci sono i segni di asfissia da impiccamento

Sul corpo di Patrick Guarnieri, il ragazzo di 20 anni morto nel giorno del suo compleanno nella sua cella nel carcere di Castrogno, ci sono i segni evidenti di asfissia da impiccamento. Niente lascerebbe intendere che le cause della morte possano essere ricondotte ad altra dinamica. È questo l'esito dell'autopsia condotta questa mattina sul corpo del ragazzo dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra.

Nel frattempo ha preso il via l'inchiesta sulla sua morte. La Procura ha fatto sequestrare i video delle telecamere interne e la cartella clinica del giovane. Sono state anche presentate due denunce da parte dei familiari, una dal padre e una dalla zia, per via delle condizioni di salute del ragazzo che sarebbero state incompatibili con il regime del carcere. I familiari non credono al suicidio: hanno riferito che alcuni detenuti avrebbero raccontato di aver sentito il ragazzo urlare. Ieri è intervenuta anche Giulia Di Rocco che ha dichiarato di voler intervenire attraverso il ricorso al ministro Nordio per far luce sulla vicenda. Nel frattempo davanti alla struttura è stato appeso uno striscione di protesta e nella giornata di ieri l'onorevole Sottanelli si è recato in visita per verificare la situazione del carcere e ne è uscito dicendo: «Sono scioccato».

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