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ico title sx Castrogno, dopo il suicidio del ventenne Sottanelli annuncia il ricorso alla magistratura ico title dx

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"Non mi farò prendere ancora in giro dal Dap, qui le persone vengono a morire e gli agenti sono in affanno"

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"Quale giustizia e legalità se non garantite la nostra incolumità", riporta questo lo striscione appeso davanti al carcere di Castrogno di Teramo, dopo la notizia dell'ennesimo suicidio che questa volta ha visto come vittima un giovane detenuto ventenne. Si sarebbe tolto la vita nel bagno della sua cella, nel giorno del suo compleanno. È il secondo suicidio nel giro di un mese e mezzo solo a Teramo. «Sono sconvolto da quanto ho visto», dichiara l'onorevole Giulio Cesare Sottanelli in visita nella struttura, «Ho visto addirittura bambini di 4 e 18 mesi in cella insieme a tutte le detenute. Ho visto con i miei occhi 8 anni fa quando l'allora direttore del carcere fece una sezione dedicata alle mamme, per poter garantire che i bambini stessero in celle diverse e non con tutte le altre. La cosa grave è che rispetto all'interrogazione fatta a novembre 2022, invece che migliorare la situazione così come il Dap mi aveva risposto, è peggiorata. Questa struttura ospita il 75% in più dei detenuti rispetto a quelli che potrebbe contenere e il 25% in meno di personale. Ci sono agenti con 50o 60 mila ore di straordinario accumulate perché sono sotto organico. Qui le persone vengono a morire e per chi ci lavora le condizioni sono da terzo mondo». E sulla tragedia di ieri Sottanelli dichiara che «Non basta più un'interrogazione parlamentare. Non ho intenzione di continuare a essere preso in giro dal Dap (il Dipartimento d'amministrazione penitenziaria), c'è un'indagine in corso per suicidio del ragazzo e io informerò la magistratura affinché si accertino le responsabilità del Dap in questo carcere».

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