Case Ater via Adamoli, D'Egidio chiede un incontro pubblico, la Ceci risponde presente 
Ieri un nuovo giro negli appartamenti in cui gli inquilini non possono fare rientro per le condizioni di invivibilità
Un nuovo presidio da parte di Azione, nel dettaglio del segretario provinciale Alessio D'Egidio, presso le case Ater di via Adamoli alla presenza degli inquilini. «Non possiamo rientrare, queti appartamenti sono invivibili. È vero che sono iniziati i lavori ma sono minimi, non è cambiato nulla. Una stuccatura non risolve il problema di vivibilità, ci servono tubisti, elettricisti, falegnami, serve riparare gli ascensori che sono sventrati, completamente rotti», dichiarano i residenti, che chiedono un piano di lavoro, un cronoprogramma, mentre ci mostrano l'interno degli appartamenti (nel video). «Abbiamo bisogno di sapere chi si occuperà di cosa e in quanto tempo»
«Chiediamo un incontro qui, nelle case Ater di via Adamoli, con la presidente, con il sindaco e con i condomini», ha dichiarato D'Egidio. «Qui qualcosa è successo, è evidente. Non parlo di infrastrutture perché non sono competente ma la vivibilità degli appartamenti non c'è. Io immagino addirittura che l'Ater sia parte lesa insieme ai condomini, proprio per quanto è grave la situazione che si è creata. Dobbiamo risolvere questo problema che va avanti da tre mesi e abbiamo intenzione di fare un'interrogazione parlamentare, considerando inoltre che molte di queste famiglie stanno pagando un affitto e hanno quindi una doppia spesa».
Raggiunta telefonicamente la presidente dell'Ater Maria Ceci, ha assicurato la volontà di prendere parte al confronto richiesto. «Sono disponibile, mi recherò lì negli immobili e parteciperò attivamente al confronto. Ma lo farò a partire da lunedì, perché non voglio che si continui a strumentalizzare questa situazione per fini elettorali. Da lunedì sono disponibile, immediatamente».
