D'Alfonso: "La Regione non può scaricare la colpa sull'università: oltre ai fondi doveva garantire assistenza"
«Vitellonismo», è questa l'espressione che l'onorevole Luciano D'Alfonso utilizza per descrivere «l'atteggiamento della Regione Abruzzo» nei confronti della situazione che ha interessato i fondi dell'ex manicomio.
La Regione ha accusato l'università di non aver saputo terminare il progetto di recupero, motivo per cui i fondi sono tornati indietro e sono andati persi. Quelli stanziati nuovamente, circa 20 milioni, sono inferiori rispetto ai 35 necessari. Per Marsilio si tratta di «un nuovo impegno non dovuto» e del quale la città di Teramo dovrebbe essere grata. Diversa la replica di D'Alfonso che questa mattina ha organizzato proprio sotto alla struttura un sit-in per raccontare una verità: «La Regione deve fornire anche assistenza tecnica e amministrativa per l'impiego dei fondi, non se ne può lavare le mani. Non è una controparte dell'università, dovrebbe lavorare singergicamente con l'ente». Da ultimo ha sfidato poi il governatore uscente a un confronto pubblico: «Con lui, con tutto il suo staff, con tutti quelli che gli curano la comunicazione, portatemelo qui e confrontiamoci su di chi è la colpa di questo scempio», non risparmiandosi poi nell'accusare la giunta di corruzione elettorale.
NS