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ico title sx Il Tribunale di Teramo saluta Marilena: in pensione dopo 30anni una delle colonne portanti ico title dx

Attualità
Cronaca

Dal 1986 impiegata presso il Ministero della Giustizia, da 30 anni punto di riferimento nel palazzo di giustizia

UN OMAGGIO A MIA MADRE - VIDEO

Faccio una premessa. È un articolo acclaratamente di parte perché Marilena, conosciuta e apprezzata da tutti gli addetti ai lavori, è mia madre. Ma è un articolo che le devo, perché la donna che oggi hanno salutato tutti con affetto, la donna di cui apprezzano tutti la dignità, la serietà, le doti professionali, ha lavorato tutta la sua vita non solo per il Ministero della Giustizia, ma per far sì che tutto quello per cui oggi è amata fosse trasmesso a me, a noi, i suoi figli.  

Mia madre ha iniziato a lavorare per il Ministero nel 1986. 38 anni di servizio, 38 anni di dedizione verso la sua professione. Il Tribunale di Teramo ha acquisito il suo valore nel 1994 e oggi la saluta dopo 30 anni. Mia madre ha lavorato sodo e ha dimostrato la sua professionalità in tutte le cancellerie del Tribunale, tutte quelle cancellerie che oggi erano lì per lei. Tra applausi, regali, commozione, Marilena ha salutato i colleghi, i funzionari, i dirigenti, il presidente, ha salutato tutti.  

Marilena va via e con lei va via un'epoca. Va via l'epoca fatta di quelle colonne portanti che oggi lasciano spazio a nuove fondamenta. Va via uno dei pezzi di quel famoso puzzle fatto di vita, lavoro, storie e quotidianità che si è costruito pian piano tra quelle mura. Va via una donna che ho visto con i miei occhi, apprezzata e stimata da tutti, che ha percorso per 30 anni quegli ampi atri e quei grigi corridoi con la sua chioma bionda inconfondibile, che ha formato ragazzi e ragazze, che ha accolto migliaia di persone allo sportello; quella donna che porta sempre in borsa un cornetto da sgranocchiare; quella donna che non perde mai un fascicolo e che lo ritrova se lo ha perso qualcun altro. Ho visto quella donna prestare il proprio servizio da quando a tre anni cercavo di intrufolarmi nell'aula Falcone Borsellino, fino a oggi che ho 32 anni e sono qui a scrivere un articolo sul mio giornale per lei.

Da domani entrerò in quel Tribunale senza un pezzo della mia vita, senza un pezzo del mio cuore, eppure ti immaginerò in ogni corridoio e seduta a ogni sportello cara mamma. Perché quello che hai fatto tu per il tuo lavoro è ormai indelebile tra le mura di quel Tribunale. Buona pensione, l'hai sicuramente meritata.

 

Nikasia Sistilli

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