Al via la campagna di Diego Di Bonaventura, il “ruspante ma sincero” della sua Notaresco 
Tanta partecipazione ieri per la sua presentazione ufficiale in cui ha presentato i 5 capisaldi del suo programma
Tanta partecipazione ieri al Jolly Club di Notaresco per Diego Di Bonaventura che ha dato il via alla sua corsa per le regionali in Abruzzo. Presente quella Notaresco che ha guidato dal 2013 al 2023 e che ieri ha ricambiato l’affetto per l’ex primo cittadino.
A sostenerlo nella serata sono intervenuti il Senatore della Repubblica e Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi, la Presidente provinciale FDI della sezione di Teramo Marilena Rossi e il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
“Valori di sempre per l’Abruzzo di domani”, questo lo slogan che ha voluto ribadire Di Bonaventura che ha sottolineato che l'elezione in consiglio regionale non cambierà il suo essere «uomo del popolo, pronto a girare sempre tra la gente e attento ascoltatore dei problemi dei cittadini, non solo della mia Provincia ma di tutto il territorio abruzzese».
«Il mio programma si fonda su cinque capisaldi», ha spiegato Di Bonaventura, «infrastrutture strategiche, e ricordo al riguardo il lavoro portato avanti per la zona industriale di Notaresco e che voglio riproporre in Regione; fisco equo; tutela della salute e sociale, e non possiamo non menzionare al riguardo l'annoso problema delle liste d’attesa ospedaliere; difesa del lavoro, dell’impresa e dell’economia; cultura, turismo, giovani e sport, per incentivare soprattutto i ragazzi a credere nella possibilità di crescita personale e professionale nel loro territorio di nascita».
Per lui parole di elogio da Marilena Rossi: «Diego lo conosciamo tutti, come lo si vede lo si descrive e va apprezzato per questo, perché alcune volte è meglio essere un po’ ruspanti ma sinceri che essere molto rispettosi e poco sinceri».
A conclusione Marsilio si è rivolto a entrambi i candidati a consigliere, Di Bonaventura e Rossi: «Voglio avervi al mio fianco in Consiglio Regionale, so che lo sarete comunque, dentro o fuori, come lo siete stati in questi cinque anni ma quando si varca quella soglia è importante mettersi a disposizione di tutta la Regione».
