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ico title sx Castel del Monte. Scaricava le acque reflue della sua attività nei terreni del Parco Nazionale ico title dx

Attualità
Cronaca

Sequestrata l'attività di ristoro e vendita al dettaglio di prodotti alimentari da cui venivano le acque reflue

Scarico abusivo di acque reflue nel sottosuolo all’interno dell’area protetta del Gran Sasso e Monti della Laga.

Nei giorni scorsi, i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale dell’Aquila, hanno notificato alla titolare di un esercizio commerciale l’avviso di conclusioni indagine emesso dalla Procura dell’Aquila. Con decreto emesso dal Giudice del Tribunale dell’Aquila, all’indagata sono stati sequestrati i locali adibiti all’attività commerciali.

Gli sviluppi delle indagini, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno permesso di accertare che su terreni ubicati nel comune di Castel del Monte, in località Fonte Vetica, ricadenti all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la titolare di un esercizio commerciale in assenza di autorizzazioni e in spregio della normativa ambientale, scaricava sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, le acque reflue prodotte dall’attività di ristoro e vendita al dettaglio di prodotti alimentari. Le acque reflue provenivano sia dai servizi igienici utilizzati dai frequentatori del locale sia dai servizi interni funzionali all’attività.
Alla luce delle irregolarità accertate, il Tribunale ha disposto il sequestro dei locali.

Alla titolare dell’attività commerciale è stato contestato il reato di scarico abusivo previsto dall’articolo 137 comma 11 del testo unico ambientale e distruzione e deturpamento di bellezze naturali art. 734 del codice penale.

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