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ico title sx Bonaccini si irrita con un giornalista per una domanda sul superbonus. D'Amico in silenzio guarda la scena ico title dx

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Il presidente del Partito Democratico contro il direttore di ChiaroQuotidiano: "Se questa è la qualità..."

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"Il sindacato dei giornalisti abruzzesi resta basito per l’ennesima scena di insofferenza di un politico, in questo caso il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, di fronte alla legittima domanda di un cronista. Una reazione volgare e scomposta a un quesito non gradito. Pretendere domande su misura non appartiene alla democrazia e non rispetta il ruolo della stampa".

Si è espresso così il sindacato dei giornalisti su quanto accaduto tra Stefano Bonaccini e il direttore di ChiaroQuotidiano, Michele D'Annunzio il 20 gennaio a Vasto. Il presidente del Partito Democratico si trovava a Palazzo d’Avalos all'incontro per sostenere Luciano D’Amico, candidato presidente della Regione Abruzzo. Fermatosi qualche minuto per farsi intervistare, alla domanda sul Superbonus Bonaccini si è irritato iniziando a urlare.

"Quanto accaduto a Vasto ai colleghi di ChiaroQuotidiano - si legge nella nota del sindacato giornalisti - durante l’intervista a Bonaccini, ci ricorda ancora una volta quanto l’Italia sia un paese poco ospitale per i giornalisti, continuo bersaglio della classe politica e non solo".

Della stessa opinione anche il senatore e segretario regionale di Fratelli d'Italia, Etelwardo Sigismondi, che ha espresso "piena solidarietà al giornalista e direttore della testata abruzzese Chiaro Quotidiano, Michele D’Annunzio, e all’intera redazione, per l'attacco verbale subito". 

Per Bonaccini la domanda non era pertinente alla campagna elettorale e non aveva quindi ragione di essere posta, nonostante il giornalista abbia tentato di far comprendere la propria intenzione di trattare un tema di importanza nazionale, rilevante quindi anche per l'Abruzzo. Non contento poi, il presidente della regione Emilia Romagna si è prestato all'intervista rispondendo alla sola domanda sulla campagna elettorale ed esordendo con l'infelice espressione «se questa è la qualità...», rivolta al collega giornalista. 

A fare da cornice alla scena il candidato a presidente Luciano D'Amico, in silenzio a guardare lo show senza intervenire e talvolta sorridendo alle parole di Bonaccini, e il segretario regionale Daniele Marinelli forse più amareggiato con il capo chino. 

Questo è ciò che resta della libertà di un giornalista di fare le sue domande. 

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