Ciprietti: "Nonostante avanzi milionari e mutui, non si muove nulla"
Come riportato da diversi articoli in stampa e da vecchi post facebook, la consigliera di minoranza al Comune di Sant'Omero, Nadia Ciprietti, vuole rimarcare una situazione rimasta identica negli anni:
"Facebook ci ripropone post di anni passati che purtroppo nel nostro comune sono sempre attuali e soprattutto evidenziano problematiche mai risolte.
Mi chiedo ma soprattutto chiedo a voi cosa abbia fatto questa amministrazione per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità?
Palazzi dichiarati inagibili, luoghi pubblici (LU SUPPURT) dichiarati inagibili e nonostante negli anni passati siano arrivati fondi per la messa in sicurezza degli stessi, noi oggi possiamo solo "ammirare" transenne claudicanti che oltre a delimitare spazi ricettacoli di guano di piccioni a null'altro servono...
È mai possibile che in questi anni non si sia riuscito a mettere in sicurezza nulla?
Un po' di sana vergogna?
Eppure abbiamo avuti avanzi di amministrazione milionari, abbiamo contratto mutui per milioni di euro ma non siamo riusciti a mettere in sicurezza palazzi in pieno centro?
Neppure siamo riusciti a mettere in sicurezza un palazzo pericolante che affaccia sul piazzale antistante la Chiesa Madre dal lontano 2018, certo però abbiamo sventolato le carte (direte voi!)... eppure non basta, dico io!
Agli annunci devono seguire fatti che purtroppo non sono visibili e soprattutto tangibili.
Se poi qualcuno crede che firmare un'ordinanza di inagibilità di un palazzo storico nella frazione di Poggio Morello dopo ben 7 anni dal sisma 2016 sia un atto eroico, io credo invece che debba fare urlare allo scandalo perché non si è stati attenti, si è sottovaluto il rischio e si è messa in pericolo la salvaguardia dell'incolumità pubblica e privata.
Non basterà certo un "ALBERO DELLA VITA" a ridare dignità ad un centro "storico" ormai morto ma soprattutto la redenzione non passerà attraverso dieci dissuasori di sosta posizionati di fronte alle due ultime attività commerciali rimaste in Via Vittorio Veneto, per preservare un porfido mai manutentato che non ha colpe se non quella di essere posizionato nel posto sbagliato.
Però c'è chi ancora crede di avere una visione...".
Nadia Ciprietti