Rifiuti. L'Abruzzo passa dal 49.6% al 64.5% per la raccolta differenziata 
30mila tonnellate di rifiuti in meno prodotti durante l'anno rispetto al 2018
L’assessore regionale ai rifiuti, Nicola Campitelli, commenta in una nota i dati pubblicati dall’organo tecnico-scientifico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
Dal 2018 i numeri sulla produzione dei rifiuti passano da 603.838 tonnellate, a 600.278 del 2019, a 585.046 del 2020, a 587.165 del 2021, a 577.428 del 2022.
Il dato pro capite invece riporta, su una popolazione in Abruzzo di 1.269.860 abitanti, 464,3 kg nel 2018, 463,9 nel 2019, 455,2 nel 2020, 461,0 nel 2021 e 454,7 nel 2022.
“Sin dal mio insediamento in Giunta ho ritenuto che i rifiuti fossero un’opportunità per valorizzare il nostro territorio e oggi, leggendo i dati rilasciati dall’ISPRA, è possibile notare in modo obiettivo come il trend è stato più che positivo con un aumento di 5 punti percentuali della raccolta differenziata su tutto il territorio regionale, siamo passati dal 49.6% del 2018 al 64.5% di oggi. Un altro dato importante che emerge dal rapporto di ISPRA è che in Abruzzo oggi vengono prodotti meno rifiuti rispetto al 2018 di circa 30.000 tonnellate all’anno. Questo significa che l’Abruzzo ha iniziato, con il nostro governo regionale, una graduale indipendenza dalle discariche. Questi dati sono il frutto di 5 anni di lavoro razionale, di idee concretizzate e di finanziamenti trovati, come gli 89 milioni di euro per impianti a sostegno di un economia circolare, che hanno fatto dell’Abruzzo una Regione all’avanguardia sul tema. Pragmatismo e visione sono le parole chiave del Governo di centrodestra di Marco Marsilio”.
