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ico title sx Muffa, riscaldamento rotto e mancanza di sicurezza nelle case Ater di Castellalto ico title dx

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Gli inquilini: “Proviamo a contattare l'Ater ma non ci risponde nessuno”

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Mancanza di sicurezza nell'edificio, umidità in casa, muffa, termosifoni scoppiati. Sono solo alcuni dei disagi denunciati dai residenti delle palazzine Ater di via Guttuso a Castellalto, sfollati a causa del sisma, in attesa di rientrare nelle loro case e che da circa 2 anni risultano beneficiari degli alloggi. 

All'ingresso del cancello, lasciato aperto perché non funziona, troviamo un cartello che avvisa: "Qui non funziona suonare dal portone". Basta solo guardarci intorno per capire che l'accesso all'interno della palazzina è semplice e indisturbato. Una signora ci racconta di aver  subìto un'aggressione, perché per chiunque entrare è un gioco da ragazzi. Si può passare da lì, oppure dai garage, anche questi lasciati aperti a causa della saracinesca rotta e sorretta da una impalacatura improvvisata. Dentro l'umidità ha rovinato completamente le pareti. "Non possiamo lasciare nulla qui sotto, sia perché l'accesso è libero e chiunque potrebbe entrare, sia perché a causa dell'umidità le cose si rovinano e vanno buttate", denunciano gli inquilini. Non proprio un belvedere neppure quando dai garage ci spostiamo al piano di sopra, all'interno degli appartamenti. Mura disastrate dalla muffa e dall'umidità, un'aria non piacevolmente respirabile, intonaco che viene giù, riscaldamento che non funziona. "Alcuni termosifoni sono scoppiati. Siamo costretti a tenere accese le stufette in alcune stanze. Non proprio un vantaggio in termini di spese", continuano i residenti. "Sono due anni che viviamo qui, addirittura all'inizio non c'erano i contatori, li abbiamo messi noi personalmente sperando in un rimborso che ci era stato promesso, ma ad oggi nn abbiamo visto nulla. Addirittura quando siamo entrati non c'erano i collegamenti per la luce e il gas. I pannelli solari che abbiamo non sono in funzione. L'ascensore tende ad allagarsi". 

Una degli inquilini ha contattato l'avvocato Francesco Piccone per tentare di risolvere il problema del riscaldamento. "In camera da letto ho il termosifone rotto, idem nel bagno. Sono stanze che si utilizzano quotidianamente, come si fa a vivere così? Ci sono infiltrazioni a non finire, si capisce anche dalle condizioni dell'appartamento sotto al mio a cui, mio malgrado, sono connesse tutte le mie problematiche". L'avvocato Piccone ci spiega di aver tentato più volte di contattare l'Ater senza ricevere risposta. "Capisco che dopo i danni causati dal sisma sia importante per queste famiglie poter avere un tetto sopra la testa, ma sarebbe il caso che questo tetto fosse dignitoso. Ho tentato più volte di avere delle risposte". 

Per persone che da un momento all'altro hanno ricevuto la notizia di non poter più far rientro nelle proprie case, confidare in un alloggio offerto dall'Ater non è di poco conto. Ma le lungaggini dei tempi della ricostruzione rendono anche necessario intervenire laddove gli appartamenti non risultino dignitosamente abitabili. All'avvocato nessuno ha risposto. 

A noi risponderà qualcosa l'Ater? 

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