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ico title sx Prati di Tivo. Gli enti litigano sugli OBellx mentre i cittadini perdono 1milione e mezzo di euro ico title dx

Attualità
Cronaca

Gli OBellx hanno un valore di oltre 1milione e mezzo ma continuano a rimanere fermi per i litigi istituzionali

di Nikasia Sistilli

Continua lo stallo degli impianti di Prati di Tivo per i quali si auspicava l'apertura nella stagione invernale ma su cui la querelle brucratica tra gli enti ha avuto la meglio. 

Continua lo stallo a causa degli OBellx, fondamentali per la sicurezza, gestiti finora dalla provincia di Teramo in qualità di concessionario soggetto attuatore, che l'ente deve riconsegnare e che saranno affidati poi dalla regione al comune di Pietracamela che a sua voltà li affiderà tramite bando. Fino a quel momento sono fermi. Qual è quindi l'intoppo?

La provincia di Teramo ha convocato unilateralmente una riunione per il 28 dicembre, invitando regione e comune di Pietracamela, in cui procedere alla firma del verbale di riconsegna e di passaggio degli OBellx al comune. Il verbale c'è, c'è scritto che "la Regione Abruzzo consegna e cede in proprietà al Sindaco del Comune di Pietracamela il sistema di difesa dal rischio valanghe, realizzato dalla Provincia di Teramo in virtù della Convenzione sottoscritta con la Regione Abruzzo il 03/10/2017". Ma quello che manca è la firma dei soggetti coinvolti, regione Abruzzo e comune di Pietracamela, perché nessuno dei due si è presentato.

La regione ha giustificato l'assenza sia con la tardività della convocazione da parte della provincia, avvenuta sotto le feste natalizie, sia, ad ogni modo, per una questione rilevante. La provincia si dice pronta al riposizionamento immediato delle strutture ma ammette anche che tre di queste non sono funzionanti a causa della valanga del 2020 e necessitano di manutenzione. Per la regione niente da fare: la provincia deve provvedere agli adempimenti, solo dopo potrà occuparsi del riposizionamento e successivamente gli OBellx potranno essere trasferiti, eventualmente, al comune di Pietracamela. 

Quel che è certo in tutto ciò, oltre al litigio in corso tra gli enti territoriali, è che la provincia ha speso oltre 1milione e mezzo di euro di fondi pubblici per gli OBellx che risultano fermi e che non sono stati messi a disposizione della comunità. È tutto riportato sul verbale, dove si legge che "il valore economico del sistema di difesa dal rischio valanghe in parola, pari all’importo speso dalla Provincia per acquistarlo, ammonta ad € 1.561.600,00 di cui € 1.280.000,00 per la fornitura e € 281.600,00 per IVA al 22%".
Tenere fermi gli OBellx è costato almeno 1milione e mezzo di euro di fondi pubblici. Chi spiegherà se ci saranno gli estremi per il danno erariale mentre gli enti continuano a litigare?

 

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