Il segretario di Azione più che di perimetri vorrebbe parlare di pesi politici nell'attribuzione delle deleghe
Non vuole scomodare il Manuale Cencelli il segretario provinciale di Azione, Alessio D'Egidio, per parlare delle deleghe che verranno assegnate questa mattina nel corso del neo eletto consiglio provinciale di Teramo. Non vuole scomodarlo ma lo scomoda perché se si parla di un possibile Andrea Core come vice presidente allora il Manuale va scomodato per forza. Se vogliamo infatti ipotizzare che presidente e vicepresidente facciano parte della stessa lista, bisognerebbe tirare in ballo quel peso politico e la meritocrazia che dovrebbero contraddistinguere un soggetto politico per affidargli un determinato incarico o una delega. E D'egidio infatti non ha nulla di personale contro l'ex assessore Core, che anzi ritiene una persona valida, ma sicuramente «sarebbe strano se entrambi i ruoli ricadessero su due soggetti della stessa lista». Non ha nulla di personale contro di lui neppure se il consigliere ha tentato di definire un perimetro di maggiornaza comunale che vuole continuare a guardare Azione sui banchi dell'opposizione, chiudendo a ogni possibile ingresso.
E a proposito di perimetri, quello che Azione invece vuole tracciare in consiglio provinciale comprende tutto il pool a sostegno del presidente: «Azione è aperta al confronto, a patto che ci sia seduto con il presidente D'Angelo tutto il perimetro che lo ha sostenuto: vale a dire sia Azione che PD». Questa mattina il consiglio provinciale: vedremo chi porterà il righello per tracciare il perimetro e chi la bilancia per misurare il peso.