Ad accoglierli il Sindaco di Teramo e i colleghi di Penna Sant’Andrea e Civitella
Ieri mattina il Sindaco Gianguido D’Alberto, insieme ai primi cittadini di Penna Sant’Andrea Severino Serrani e di Civitella del Tronto Cristina Di Pietro, ha ricevuto nel suo ufficio, in via Carducci, i cinque cadetti dell’Accademia Navale di Livorno originari dei tre comuni teramani: gli allievi di 2ˆ classe Federico Puri e Gabriel Celli e gli Aspiranti guardiamarina Vincenzo Modesti, Lorenzo Pecoralee Giorgio Di Pietro.
Un incontro, quello promosso dal Sindaco di Teramo, che ha voluto rappresentare un riconoscimento e un omaggio, da parte della comunità provinciale, ai cinque giovani teramani che si stanno preparando a diventare, attraverso gli studi in Accademia, ufficiali di un corpo che rappresenta la storia del nostro paese.
“Siamo molto orgogliosi di avervi qui, oggi - ha sottolineato il Sindaco D’Alberto - siete un esempio per tutti, rappresentanti di quei valori fondanti del vivere civile quali il senso di responsabilità, il senso di lealtà, lo spirito di squadra, lo spirito di abnegazione e di sacrificio. Con questo momento di incontro vogliamo farvi sentire l’affetto e il riconoscimento della comunità tutta”.
Nel corso dell’incontro, durante il quale i tre primi cittadini hanno evidenziato l’importanza dei valori rappresentanti dai cinque cadetti, “che devono essere d’esempio per tutti i giovani”, il Sindaco di Penna Sant’Andrea Severino Serrani ha aggiunto come “Gabriel Celli rappresenti il primo figlio di Penna Sant’Andrea ad entrare all’Accademia Navale di Livorno e questo ci riempie di orgoglio”. Ai cinque giovani teramani i tre primi cittadini hanno consegnato una targa ricordo:. “Le nostre comunità - recita la targa - sono orgogliose di accogliervi, figli di questa terra e cadetti di una gloriosa storia, già parte del vostro e del nostro futuro”.
A loro volta i cadetti hanno donato al Sindaco di Teramo una pergamena raffigurante il viaggio della nave scuola Amerigo Vespucci per la campagna d’istruzione 2023.
Un momento particolarmente sentito quello di ieri mattina, che ha visto i cinque giovani teramani raccontare la propria esperienza e sottolineare l’importanza degli incontri nelle scuole per far conoscere la storia del corpo, i percorsi di selezione e formazione, i corsi e piani di studio dell’Accademia.
“Entrare in Accademia ti insegna, oltre all’importanza di far parte di un corpo come quello della Marina Militare, a gestire il tempo, gli impegni, il valore anche delle piccole cose - hanno sottolineato gli allievi - entrare in Marina vuol dire diventare parte di una squadra che oltre alla difesa delle acque territoriali è impegnato in molteplici e importanti attività, anche di natura umanitaria. Nel corso degli incontri che abbiamo svolto nelle scuole abbiamo registrato un grande interesse, anche da parte delle ragazze, segno della consapevolezza che il ruolo di uomini e donne in marina è lo stesso, che non ci sono differenze, che facciamo tutti parte di una grande squadra al servizio del paese”.