"Nessun taglio anzi, abbiamo mantenuto tutti gli ospedali di base nonostante il Ministero volesse tagliare"
Torna sul tema sanità che tiene banco in questi mesi in Abruzzo, il consigliere regionale Emiliano Di Matteo. «Dobbiamo ribadire alcune cose fondamentali. La mancata approvazione della rete ospedaliera avrebbe fatto rischiare il commissariamento: è stata una cosa imprescindibile. A prescindere da questo, si tratta di un risultato importantissimo che chi ha governato prima non è riuscito a raggiungere. È facile dire che dovevamo ampliare: se fossimo stati liberi di disegnare la nostra rete senza il confronto nel tavolo di monitoraggio con il Ministero, probabilmente avremmo allargato a destra e manca ma questo è il massimo che si poteva fare. Abbiamo anzi inserito una postilla che consentirà alcuni correttivi a favore delle 4 Asl abruzzesi». Il consigliere risponde poi alle accuse mosse dall'opposizione, dal PD, dai consiglieri Pepe e Mariani in primis, che con riferimento alla provincia di Teramo hanno parlato di serio declassamento e di tagli importanti, soprattutto per gli ospedali periferici. «Nessun declassamento per nessun posto. Anzi, il ministero ha chiesto per anni di sopprimere uno dei tre ospedali di base e il rischio era che la scelta ricadesse su Giulianova o su Sant'Omero. Questo è stato scongiurato, abbiamo mantenuto i tre ospedali periferici come ospedali di base. Quelli che ci accusano di declassamento, voglio ricordare, avevano votato l'ospedale unico che avrebbe causato la fine dei presidi periferici oltre che del Mazzini, che sarebbe stato portato a Mosciano».