Il candidato a presidente della regione Abruzzo parla soprattutto di sanità e trasporti: "Vogliamo cambiare le cose"
«Restituire ai giovani abruzzesi la possibilità di vivere e lavorare nella loro regione, dignitosamente e con una qualità della vita che non deve lottare con le liste d'attesa, con la scarsa funzionalità dei trasporti; una regione in cui siano agevolati gli spazi di relazione all'interno della comunità, lo studio e la formazione». Immagina così la regione Abruzzo il candidato a presidente per le prossime regionali Luciano D'Amico, che ieri sera si è presentato alla città di Teramo nel teatro comunale. Un teatro non particolarmente gremito forse perché è forte lo scetticismo ed è forte la disillusione maturata da un elettorato stremato dalle dinamiche politiche. D'Amico si rivolge proprio a quella parte di elettori: «C'è una grande disillusione perché non si capisce che la regione può effettivamente agire sulla vita dei cittadini e il nostro compito è convincerli a non essere disillusi. Teramo non può e non deve sentirsi la Cenerentola d'Abruzzo. È vero che è una città in crisi ma noi vogliamo rimuovere gli ostacoli che le impediscono di crescere».