Sant'Omero. Ciprietti: "Un'Amministrazione comunale con due facce della medaglia" 
Ciprietti: "Una scuola ristrutturata a fronte della distruzione di opere d'arte"
"L'altra faccia della medaglia.
Una medaglia ha sempre due facce, in questo caso la bella notizia della ristrutturazione della scuola primaria di Garrufo annunciata con tanta enfasi dall'attuale amministrazione, che permetterà di rinforzare sismicamente l'edificio, di mettere a norma gli impianti elettrici, termici ed idrici, di realizzare nuovi bagni e di abbattere le barriere architettoniche stride con il rovescio della medaglia.
Si perché tra le macerie è andato distrutto il murales dell'artista Franco Mora del 2007 realizzato nella parete nord della scuola primaria di Garrufo.
La poca sensibilità dimostrata in questi lunghi dieci anni di mandato dell'amministrazione Luzii verso la cultura ha portato a questo triste epilogo, dopo la chiusura della biblioteca del Comune di Sant'Omero, la fine della rassegna culturale" Mondo d'Autore", la fine di "Teatri Paralleli" la fine del "Festival internazionale del Teatro Comico", in pratica l'azzeramento della cultura, stiamo assistendo infine anche alla perdita di un murales di valenza storico/culturale che rappresentava la memoria "dei giochi di una volta" che non si fanno più ma che avremmo potuto tramandare ai nostri figli e nipoti.
Non si discute la necessità di rendere la scuola primaria di Garrufo sicura dal punto di vista sismico ma si sarebbe dovuto salvaguardare il murales di un'artista naif conosciuto e apprezzato in Italia e anche all'estero.
L'artista Franco Mora è stato uno degli artisti che grazie ai loro murales hanno ridato nuova vita al borgo di Azzinano ( Comune di Tossicia) e che ogni anno dipingono nuove pareti bianche delle case, aumentando così il patrimonio artistico del borgo, ormai meta di visitatori da ogni luogo.
I nostri amministratori non lo hanno preso neppure in considerazione, probabilmente chi oggi millanta intercettazioni milionarie non si è mai soffermato ad ammirare l'opera, troppo preso dal proprio narcisismo per riconoscere il valore altrui.
Un peccato non solo per i garrufesi ma per tutti noi.
Oggi abbiamo perso un'opera, domani speriamo di non perdere l'occasione di cambiare visione.
La cultura quella sconosciuta ai nostri amministratori".
Nadia Ciprietti
