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ico title sx Nelle fabbriche metalmeccaniche di Teramo un minuto di rumore per Giulia Cecchettin ico title dx

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Il gesto simbolico alle 11, orario dei funerali di Giulia. La CGIL: "Il femminicidio non è un fenomeno isolato"

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"La tragica vicenda di Giulia Cecchettin, ci costringe a riflettere sul profondo malessere che permea la nostra società, manifestandosi in forme estreme come il femminicidio, ma radicandosi altresì nei più sottili e insidiosi comportamenti maschilisti e patriarcali". Inizia così la nota a firma di Natascia Innamorati, in rappresentanza della FIOM CGIL di Teramo, per raccontare l'iniziativa adottata simbolicamente da lavoratori e lavoratrici metalmeccanici: un minuto di rumore da svolgere nelle fabbriche nello stesso orario del funerale di Giulia, alle ore 11. "Il femminicidio non è un fenomeno isolato, ma un iceberg di patriarcato che emerge drammaticamente nelle storie di donne come Giulia. Non possiamo più ignorare la presenza di questo iceberg, neppure nei luoghi di lavoro dove, troppo spesso, si cela dietro dinamiche apparentemente ordinarie ma che in realtà alimentano ambienti malsani. Il patriarcato e il maschilismo non hanno più spazio nella nostra società e nei nostri luoghi di lavoro. Come sindacato, ci impegniamo a combattere per un ambiente lavorativo basato sulla parità, il rispetto e la giustizia. Oggi, più che mai, dobbiamo unirci in un gesto che vada oltre il consueto minuto di silenzio. Per questo motivo, abbiamo deciso di adottare un gesto simbolico, chiedendo alle lavoratrici e ai lavoratori del settore metalmeccanico un minuto di rumore e non di silenzio, come chiesto dalla sorella Elena, da svolgere nelle fabbriche alle ore 11:00, orario in cui avranno inizio i funerali di Giulia Cecchettin. Questa decisione non è una forma di mancanza di rispetto, bensì un modo per esprimere la nostra rabbia e la nostra volontà di non restare in silenzio di fronte a un'ingiustizia così grande. Le lavoratori e i lavoratori di alcune fabbriche metalmeccaniche, come la Johnson Controls e la Oslv, si sono unite a noi in questo gesto di solidarietà, che simboleggia il nostro rifiuto di accettare passivamente ciò che è accaduto. Il nostro obiettivo è far sentire il nostro dissenso in maniera forte e chiara, affinché si comprenda la nostra unità e la nostra determinazione. Solo insieme possiamo fare la differenza. Insieme possiamo onorare la memoria di Giulia e lottare per una società più giusta per tutte e tutti noi".

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