La misura sarà vigente per tutto il 2025 sia nelle forme dello sconto in fattura che della cessione del credito
Siglato il protocollo d’intesa tra la Intesa Sanpaolo e il Commissario Guido Castelli per supportare gli interventi di ristrutturazione edilizia nel Centro Italia in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Il Commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido
Castelli, e Intesa Sanpaolo hanno firmato oggi un protocollo d’intesa finalizzato a riservare un plafond di 300 milioni di euro di crediti legati all’utilizzo del Supersismabonus (Superbonus 110% e Sismabonus) nei cantieri della ricostruzione del Centro Italia.
Un’operazione resa possibile dalla deroga, prevista dal Governo e varata dal Parlamento lo scorso aprile che, per la ricostruzione degli edifici privati nelle quattro regioni colpite dal terremoto di sette anni fa - Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria -, consente fino a tutto il 2025 la possibilità di beneficiare, del Supersismabonus 110%, assistito sia dalla cessione del credito d’imposta che dallo sconto in fattura. Un intervento voluto per incentivare e accelerare la ricostruzione del tessuto edilizio nei territori colpiti dal sisma del 2016. Con la sottoscrizione del presente protocollo di intesa, le parti intendono disciplinare i termini e le condizioni della collaborazione fra le stesse, per rispondere al bisogno di rendere liquidi i crediti di imposta, acquisiti tramite lo sconto in fattura, alle imprese iscritte all’Anagrafe - costituita ai sensi dell’articolo 30, commi 6 e seguenti del DL 17 ottobre 2016 n. 189, convertito con modificazioni dalla Legge 15 dicembre 2016 n. 229 –. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’esposizione finanziaria e di concorrere al rafforzamento patrimoniale delle imprese cessionarie, propedeutico alle attività di recupero e ricostruzione urbana. I
crediti che potranno essere acquistati sono riferiti agli interventi ammessi al Superbonus, effettuati o da effettuare, di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili per la riduzione del rischio sismico su edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell’immobile e l’evento sismico, situati in uno dei Comuni interessati da eventi sismici. Le imprese iscritte all’Anagrafe avranno la facoltà di presentare a Intesa Sanpaolo la richiesta di un plafond per la cessione dei crediti di imposta che sarà sottoposta a istruttoria e/o
vagliata dall’Istituto di credito.
Il protocollo d’intesa contribuirà al rilancio economico e sociale di quelle aree del centro Italia fortemente danneggiate dal terremoto.