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ico title sx Castellalto. La Sinistra castellaltese: «L'unica via di uscita per la minoranza sono le dimissioni» ico title dx

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Il gruppo torna sulle dichiarazioni di Rampa e sulla nomina di Rita Ettorre come capogruppo di un nuovo gruppo

La sinistra castellaltese torna sulle DICHIARAZIONI del consigliere di minoranza Rampa, che nel penultimo consiglio comunale aveva parlato di scambio di favori e voti con la candidata alle regionali per la Lega Simona Cardinali, ripercorrendo poi la lettera di dimissioni da capogruppo dello stesso Rampa e la presa di posizione della consigliera Rita Ettorre, proclamata capogruppo di un nuovo gruppo consigliare. Il gruppo chiede infine le dimissioni della minoranza. Di seguito la nota:

"La farsa messa in scena dalla minoranza di Castellalto, durante il consiglio comunale del 3 novembre scorso, avrebbe dell’incredibile se fosse stato un fatto narrato e volato di bocca in bocca. Invece, a grave nocumento e disvalore delle istruzioni democratiche, i fatti che riportiamo sono drammaticamente accaduti. Non paghi del grave danno di immagine già arrecato alla comunità di Castellalto, questi “personaggi”, così come li ha definiti il malcapitato consigliere Rampa nella lettera di dimissioni da capogruppo, perpetuano la menzogna nella loro azione “politica” locale.

Ma andiamo in ordine. Scaricando Rampa “senza pietà”, la vice coordinatrice provinciale di Forza Italia , Rita Ettore, oggi autonominatasi nuovo capogruppo del nuovo gruppo denominato “In comune per tutti”, nome che evoca scenari comici albanesiani, costituitosi in maniera estemporanea durante il consiglio comunale scorso, ha abbandonato l’agnello sacrificale Rampa, che di certo non brilla per capacità politiche e, che però almeno per coerenza umana ha confermato la sua versione del presunto voto di scambio, non negandola. Invece la Ettore bastonata dai vertici regionali e mal consigliata ancora per il peggio oggi, ha provato con una piroetta della peggiore scuola circense a salvare la faccia ormai lisa e difficilmente liftabile.

La domanda alla quale non possono sfuggire tutti i “personaggi” della triste e squallida vicenda è la seguente: Stavate tutti insieme nella stanzetta angusta, con complicità di bassa goliardia, ad ordire lo scenario di scambio di voti e soldi in vista delle prossime elezioni regionali?

La risposta è senz’altro sì, sottolineando ancora la dichiarazione di Rampa non smentita dallo stesso sempre a favore di videocamere, esternata con coerenza, assumendosi il rischio di un tracollo personale, prima ancora che politico.

Si sta tristemente assistendo al naufragio di quel progetto del gruppo denominato VOLONTÀ COMUNE, che nel 2021 perse sì per pochi voti, ma che oggi segna la  sua disintegrazione totale, nel tentativo di lavare l’onta dell’imbarazzo o meglio della vergogna in cui versa, cercando a sua insaputa complici con atteggiamento tafaziano o, nel migliore dei casi pigri, di altri “personaggi" della politica.

L’unica via di uscita per i gruppi di minoranza oggi in consiglio sono le dimissioni collettive di tutti e 4 gli eletti, in quanto a nostro avviso hanno fatto sfoggio del peggior metodo politico, intriso di opacità, menzogna e ignominia, che Castellalto ha sempre ripudiato.   

La gravità dei fatti, sempre andando con ordine, porta diritti al burrone nel quale è sprofondato il gruppo di minoranza di Castellalto e non basteranno le protezioni palliative sui cui si sta arrampicando Rita Ettorre in odore di candidatura regionale, che invece di prodigarsi e tramare nel buio, dovrebbe fare la cosa più semplice: dire la verità su cosa è successo realmente nella calda estate Castellatese, prima sotto il profilo politico e poi in altre sedi.   

I cittadini di Castellalto in questi 30 anni hanno avuto e stanno avendo amministrazioni con forti connotazioni di  trasparenza, capacità, visione, umiltà e passione  e siamo sicuri che nel futuro prossimo sapranno riconoscere, alle prossime elezioni regionali, chi ha davvero sempre dimostrato buon governo, ricoprendo ruoli istituzionali con adeguata postura politica".

 

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